lunedì 28 dicembre 2009

La morte di Giulio Bosetti


Dopo una lunga malattia, se ne è andato a 79 anni Giulio Bosetti, attore, regista e impresario teatrale, direttore da molti anni del teatro Carcano di Milano. Con la morte di Bosetti il teatro italiano perde un pezzo di storia. L'attore e regista bergamasco ha vissuto una stagione straordinaria al fianco di Strehler e De Bosio, di Gassman e Mastroianni, divenendo uomo da Teatro Stabile e protagonista di esperienze distinte come la Cooperativa Teatro Mobile. Allievo dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica sotto la direzione di Silvio D’Amico, Giulio Bosetti attore ha attraversato il repertorio del teatro classico e del contemporaneo. Ha iniziato la carriera nel 1950 con l’interpretazione di Tonin nella Moscheta di Ruzante al Teatro dell’Università di Padova con la regia di Gianfranco De Bosio, approdando già l’anno dopo alla corte di Strehler al Piccolo Teatro di Milano. Tra le interpretazioni si possono ricordre “Un uomo è un uomo” di Brecht, “L’albergo dei poveri” di Maxim Gor’kij e “Colombe” di Jean Anouilh, ma anche “Oreste” di Vittorio Alfieri, “Il gabbiano” di Cechov e “Il bugiardo” di Goldoni. È stato protagonista di “Sicario senza paga” e “Il re muore” di Ionesco e “Le mani sporche” di Sartre, passando poi per Sofocle, Ibsen, l’amato Pirandello, “Il malato immaginario” e “L’avaro” di Molière. Giulio Bosetti aveva uno stile asciutto, che accomunava la messinscena di un Pirandello e un passaggio nel cinema (da ricordare la sua partecipazione a "Il cuore altrove" di Pupi Avati, l'interpretazione di papa Paolo VI in "Buongiorno, notte" di Marco Bellocchio e di Eugenio Scalfari ne "Il divo" di Paolo Sorrentino). Anche in tv o nel cinema portava quel suo essere uomo di teatro e per il teatro.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

venerdì 18 dicembre 2009


Il 20 aprile 1992 è morto mio padre, Antonio Valeriano.

Ed io, da quando Papà non c’è più, mi sento ancor più legato a lui.

Perché mi manca.

Probabilmente è il segno di una volontà che ci vuole legati per sempre.

Mi manca il suo umorismo, la sua acuta osservazione degli altri.

Mi manca la sua educazione, la sua cultura che non esibiva mai.

Mi mancano i giorni di Natale passati insieme a lui.

Mi mancano le sue parole, i suoi messaggi, le sue battute con i tempi comici perfetti.

Questo é il diciottesimo Natale che Antonio Valeriano non c’è più.

E oggi vorrei tanto telefonargli per dirgli, sottovoce, che gli voglio sempre bene.

Che lo ricordo com’era veramente: un Papà speciale.

Un Papà intelligente.

Soprattutto un Papà buono.

Buon Natale, papà!

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

giovedì 17 dicembre 2009

Nevicava a Roma...e io nascevo...




Ehilà, oggi é il mio compleanno!

Sono nato, infatti, il 17 dicembre del 1955 a Testaccio.


Un mese dopo ci fu a Roma la famosa nevicata del'56, resa famosa dalla bellissima canzone di Mia Martini.

Mia madre dice sempre che io ero neonato e Roma era tutta coperta di neve. Nevicò il 2, il 9, il 18 e il 19 febbraio del 1956.


Per quattro giorni consecutivi le temperature rimasero sotto zero...

...e io avevo solo un mese!...



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Mario Pulimanti

sabato 12 dicembre 2009

Sergio Castellitto




Sergio Castellitto ha cominciato recitando, è cresciuto sperimentando anche la scrittura e la regia e ha finito per ottenere consensi unanimi da critica e pubblico.
Una carriera coerente, aperta a settori diversi tra loro (compresa la fiction televisiva), ma capace di seguire una linea indipendente che rincorre storie e ruoli non banali, estranei a stereotipi o rigidità schematiche. Castellitto si inserisce in quel gruppo di miti che hanno segnato la storia del cinema italiano. E' uno dei pochi attori apprezzati e richiesti anche all'estero e ha lavorato con molti dei registi più importanti in circolazione. E' senz'altro lui il vero erede di Marcello Mastroianni. E' senz'altro lui l'erede dei passati anni d'oro del cinema italiano. (pubblicato da Mario Pulimanti)

Aforisma di Mario Pulimanti


Aforisma di Mario Pulimanti: "Apprezzo le persone che ridono con gli altri. Non quelle che ridono degli altri"

...a buon intenditor poche parole....

martedì 8 dicembre 2009

Capodanno 2009 al Manfredi di Ostia


ALLEGRO, CONFUSO...MA NON TROPPO


Regia Maurizio Castè Attori Dosto & Yevsky con la partecipazione di Donna Olimpia e di Bleck e N'Deker Da giovedì 31 dicembre 2009 A giovedì 31 dicembre 2009 Tariffe Intero 60€ - Ridotto 50€ Orario ore 22.30 Trama Dosto & Yevski, vincitori del premio televisivo “BRAVO GRAZIE” 2007 in onda su Rai Due, dopo tre anni di tournée in Argentina, Corea, Perù, Uruguay, Grecia, Francia ecc., tornano sulle scene teatrali italiane con un nuovo funambolico, esilarante e virtuosistico spettacolo intitolato: Allegro confuso ma non troppo. La scommessa di questi bizzarri musicisti comici (o comici musicisti? mah…) sta sempre nel sorprendere il pubblico con un uso della musica e degli strumenti ogni volta imprevedibile, creando incidenti e situazioni teatrali ingarbugliate, da cui sembra impossibile che riescano a uscire indenni (tanto loro che i loro poveri strumenti!). Tutto ciò senza mai ricorrere alla parola! Questa volta i Nostri sono alle prese con un palcoscenico che sembra vivere di vita propria, nella determinazione di rendere impossibile la loro performance (riflettori che saltano, quinte che crollano, strumenti che si ribellano, spartiti che scompaiono, panini che appaiono…). In questo catastrofico scenario si inseriscono degli altri personaggi, quelli che in teatro stanno abitualmente dietro le quinte e non si vedono mai, ovvero tecnici e affini. Il problema è che quelli di Dosto & Yevski sono decisamente quanto di peggio si potesse trovare. Prima della lista una sarta, Donna Olimpia (ben nota a chi conosce il duo), che non sopporta lo stress del suo lavoro, il suo sogno è cantare ma non riuscendoci si rifugia nella bottiglia, creando un sacco di problemi e dando luogo a numeri ad “alta gradazione”. Ma non finisce qua: ad aiutare (per così dire) i malcapitati musicisti ecco spuntare due improbabili tecnici, Blek e N’Deker, un macchinista e un elettricista che più strani non si può. Blek è una specie di “coso” dotato di voce gutturale e idioma incomprensibile, e N’Deker è afflitto da bulimia molesta e galoppante (non c’è modo di vederlo senza cibo!). Ma chi sono questi tre? Un vero macchinista? una sarta? un elettricista? attori? mimi? o sono stati mandati dalla concorrenza a boicottare il nuovo spettacolo di Dosto & Yevski? Lo scopriremo solo alla fine, dopo 80 minuti di martellanti follie, elettrizzante divertimento e continui taglia & cuci musicali.

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Capodanno al Teatro Nino Manfredi di Ostia.
Un consiglio a tutti quanti da parte di Mario Pulimanti!
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giovedì 3 dicembre 2009

Kill Bill 3


Non ho dormito.
Io e il sonno siamo vecchi nemici, e in una notte normale passo circa sei o sette ore a girarmi e rigirarmi con solo una o due ore di vero sonno REM.
Ma stanotte ho avuto problemi anche solo a chiudere gli occhi.
Resistere all’insonnia é una inutile perdita di tempo.
Allora, accendo la radio.
Parlano di cinema.
Nonostante il personaggio di Bill venga effettivamente ucciso nel secondo capitolo, Quentin Tarantino ha confermato che "Kill Bill" avrà un terzo episodio.
Il film, che dovrebbe arrivare nelle sale solo nel 2014, ruoterà ancora intorno alla figura della Sposa, interpretata da Uma Thurman.
L'attore che impersonava Bill, David Carradine, è morto il 3 giugno scorso in Thailandia.
Kill Bill 3.
Perfetto.
Io adoro la Thurman.
Io adoro il cinema...e odio l'insonnia!
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)