martedì 31 dicembre 2013

Le mie condizioni economiche sfiorano l’indigenza

Secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat per i giovani è sempre più difficile trovare un lavoro; in cinque anni salari cresciuti solo di 4 euro; boom della disoccupazione; aumenta l'aspettativa di vita, ma un pensionato su due non arriva a 1000 euro al mese. Per di più, in Italia nel 2014 sarà applicato il “fiscal compact”, cioè di un accordo europeo che ridurrà in miseria tre quarti della popolazione italiana. Questo patto fiscale sottoscritto in Europa, prevede infatti l'impegno degli Stati firmatari a perseguire il pareggio di bilancio attraverso la riduzione progressiva del debito pubblico. Per l'Italia, a conti fatti, si tratta di un impegno finanziario gravosissimo, pari a cento miliardi l'anno, per vent'anni. Ciò significa che il nostro governo, in forza della legge di stabilità, dovrà prevedere, oltre a tutto il resto, cento miliardi di euro in più per abbattere progressivamente il debito pubblico. In sintesi, una volta andato a regime, il "fiscal compact" allungherà la mano nelle nostre tasche per prendere cento miliardi e questo lo farà per vent’anni. Tutti gli Stati membri dell'Unione hanno firmato il trattato, ad esclusione della Germania, che ha attivato dei ricorsi alla Corte Costituzionale tedesca, per esser sicura che quanto deciso a Berlino non sia anticostituzionale. In altre parole, la locomotiva tedesca detta le regole che gli altri devono seguire... tutti meno i tedeschi. Nel frattempo, le mie condizioni economiche sfiorano l’indigenza. Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

lunedì 30 dicembre 2013

Sto con Caterina!

Caterina Simonsen, una ragazza padovana affetta da quattro rare malattie genetiche, con la sola colpa di voler vivere, ha ricevuto pesantissimi insulti dopo aver fatto notare che la sperimentazione animale le sta consentendo di vivere. Infatti gli animalisti l’hanno accusata di aver difeso gli esperimenti sugli animali, arrivando persino ad augurarle la morte. Tanto è vero che, mentre Caterina ha detto che: “Io senza la sperimentazione animale sarei morta a 9 anni”, vari animalisti le hanno risposto così: “Per me puoi pure morire domani. Non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per un’egoista come te”. Purtroppo, nei nostri tempi, vivono molti pericolosi ideologi che hanno eletto le proprie convinzioni a precetti indiscutibili da imporre agli altri, senza possibilità di smentita. È da questo estremismo unilaterale e insofferente ad ogni confronto delle idee, che derivano episodi come quello che è accaduto a Caterina che ha avuto l'ardire di difendere pubblicamente i test sugli animali. In gioco c'era la sua vita e la ricerca scientifica, ha spiegato, l'ha salvata. Ma per gli integralisti dell'animalismo tutto ciò non conta nulla. Anzi, avendo profanato il loro credo, quella ragazza deve morire, come decine di loro hanno scritto su Facebook. Che tutto ciò sia assurdo è evidente a qualsiasi persona raziocinante. Ma non lo è per questi scriteriati adepti del pensiero unico animalista. Io comunque, come ha anche detto Matteo Renzi, sto con Caterina! Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

venerdì 20 dicembre 2013

Ricchi e poveri

Aumenta il divario economico e sociale: aumentano i ricchi e i poveri, diminuisce la classe media. La crisi fa diventare i ricchi sempre più ricchi. Le persone più facoltose continuano ad accumulare patrimonio, mentre i poveri vivono una situazione opposta. Una dinamica di crescente disuguaglianza che rende i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Oggi o si diventa miliardari, o si crepa di fame. Uno studio della banca d'Italia conferma che non è vero che la recessione ha reso tutti un po' più poveri e che la diseguaglianza ha continua ad allargarsi anche mentre l'economia si fermava. L'ultima Italia egualitaria è quella dei primi anni 80, cioè quella che usciva dalle conquiste sociali degli anni 70: oggi il 10 per cento più ricco dispone del 50% del reddito totale. Questi nuovi miliardari, inoltre, sono molto diversi dai vecchi. Alla vecchia categoria dei padroni del vapore, industriali e imprenditori del settore manifatturiero, si è sostituita una classe di speculatori, operatori finanziari, concessionari di risorse e materie prime, banchieri e managers che pur non inventando o producendo nulla vedono moltiplicarsi esponenzialmente profitti e stipendi cosicché, mentre i super-ricchi riescono a mantenersi uniti e a trasmettere i loro privilegi, i poveri fanno fatica a salire. Insomma, sempre più difficile salire i gradini della scala sociale. Anzi, é’ come se la scala sia propria sparita. Del resto, togliendo forza al ceto medio per i potenti diventa più facile gestire il potere, in questo modo si spiega perché in parlamento ci sono nominati e non eletti come ogni democrazia esigerebbe. La classe media però dovrebbe farsi più furba e cercarsi una classe politica migliore in grado di tutelare i propri interessi. Non deve continuare a votare chi difende i propri o quelli dei banchieri, petrolieri o ricchi imprenditori. Molti si chiedono se tutto questo è giusto, se non esiste una giustizia divina che potrebbe porre rimedio a queste ingiustizie? Dubbi ovvi, considerato che, per come la vedo io, Dio sembra che cominci a nutrire verso il creato lo stesso interesse che un bambino distratto avrebbe verso un giocattolo che ha da tempo abbandonato in un angolo del giardino. Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

lunedì 16 dicembre 2013

Grillini & Forconi

Grillini & Forconi Gradirei, se possibile, che qualcuno mi desse una risposta a queste mie domande semplici, semplici. Come mai dopo il grande exploit delle elezioni politiche, il Movimento 5 Stelle ha visto ridursi i propri consensi? E come mai il Movimento dei Forconi, dilagato in tutta in Italia, ha preso in contropiede i grillini proprio sul loro campo, cioè quello della rappresentanza politica del disagio e della protesta? A me sembrano segnali che dimostrano una debolezza politica e un vuoto strategico che le iniziative parlamentari dovrebbero riuscire a colmare, cosa che ancora però non è avvenuta del tutto perché i grillini dovrebbero parlare meno e fare di più, non solo a parole ma con i fatti. Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

mercoledì 11 dicembre 2013

Il consenso vastissimo di Renzi

Grazie al trionfo nelle primarie ora Renzi può attuare le istanze di rinnovamento di cui in questi anni si è fatto portavoce e, se saprà evitare i trabocchetti che il fuoco -sia amico che nemico- frapporrà sul suo cammino, potrebbe anche diventare Presidente del Consiglio dei Ministri costringendo, contemporaneamente, il centro destra ad adeguare rapidamente la propria proposta politica, sia in termini di idee che di uomini. Infatti Berlusconi alle ultime elezioni ha impedito al suo avversario di diventare Premier, perché di fronte aveva Bersani, un politico meno agguerrito di Renzi. Temo però che se invece dovesse sbagliare le mosse iniziali, la sua stella potrebbe presto trasformarsi (spero di no) in una meteora. Per iniziare dovrebbe tentare di far diminuire sensibilmente il debito pubblico che sta mettendo in ginocchio la nostra economia, altrimenti si potrebbe addirittura rischiare un default che obbligherebbe i nostri figli ad andare all'estero per costruirsi un futuro. Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)