PREMIATA PASTICCERIA BELLAVISTA
Commedia in due atti. Ermanno e Giuditta Bellavista sono i proprietari di una pasticceria annessa alla propria casa. Con loro vive la madre, sofferente di diabete e pressione alta. Ermanno ha una relazione in segreto con Romina, la quale è stanca di tenere il segreto sul loro rapporto e vuole che egli si decida a parlarne con la famiglia. Giuditta, invece, è fidanzata con Aldo, il pasticcere che lavora per loro, il quale a sua volta ha per amante Rosa, la ragazza di bottega. Ermanno, in passato, ha subito un intervento di trapianto agli occhi; questi sono stati prelevati dal barbone Carmine, creduto morto mentre si trovava in coma in seguito ad un incidente. Così, una volta svegliato dal coma, Carmine si era ritrovato cieco. Carmine, con l’aiuto dei suoi amici Memoria e Gelsomina, riesce a raggiungere la pasticceria di Ermanno, rivelandogli che sono tre mesi che non possiede più gli occhi e che il professor Rubelli, che ha eseguito l'intervento, è implicato nel gioco d'azzardo e nel traffico illecito di organi... Le cose si complicano. Nel frattempo la madre dei pasticceri, convinta che i figli la vogliano far morire per impossessarsi dell'eredità, vuole tagliarli fuori dal testamento. Note: Premiata Pasticceria Bellavista di Vincenzo Salemme “Premiata Pasticceria Bellavista” è una commedia scritta da Vincenzo Salemme, esilarante ma con intelligenza ed una sua morale, in quanto il finale, che non vogliamo anticipare, in un certo qual modo ripristina la giustizia. La commedia si svolge in una bella pasticceria napoletana gestita da Ermanno e da Giuditta Bellavista, entrambi colpiti da un terribile diabete. A causa di questa malattia Ermanno è diventato cieco ma grazie ad un trapianto potrà riacquistare la vista e guardare nuovamente il mondo. Ermanno è il classico mammone, debole di carattere, un personaggio difficilissimo, in quanto è il responsabile della maggior parte della portata comica dell’opera. Giuditta è un personaggio complesso: decisa e dura con gli affetti sicuri (il fratello e la madre), si scioglie di fronte all’amato ed esuberante Aldo, uomo simpatico ma subdolo che si prende gioco dei suoi sentimenti pur di giungere al suo intento, che è quello di appropriarsi di parte dell’eredità mediante comportamenti al limite della legalità. Carmine è un barbone-filosofo a cui, dopo un incidente in cui era stato erroneamente creduto morto, hanno espiantato illecitamente le cornee. Questo personaggio, in ottemperanza alla tradizione napoletana, ama le cose belle della vita ed è zingaro proprio per goderne al massimo, è gentile, galante e sognatore, pur non rinunciando mai all’ironia. Romina non rappresenta soltanto la classica bella donna, ma in lei ci sono due personaggi che si alternano: la donna in carriera, intelligente, con un carattere duro, abituata a prendere ciò che vuole, e la popolana furiosa e implacabile. Memoria è pirotecnico, fenomenale, incontrollabile, sopra le righe e attraverso i molteplici personaggi che incarna crea innumerevoli spunti comici. La barbona Gelsomina, innamorata di Carmine, ha una personalità dolce e infantile, che la rende estremamente toccante e poetica. La provocante e sensuale Rosa, in apparenza ingenua, ha in realtà anch’essa dei secondi fini. Dietro le quinte una temibile“mammina” che tiranneggia sui figli comunicando con un megafono dalla camera da letto. La commedia gioca molto su tempi comici degli attori, gags e caratterizzazioni paradossali. Scene: Cristina D'Ambrosio Luci: Christian Falco Massimini Musiche: Roberto Antinolfi Fonia: Jacopo Jarrack Regia: Mario Antinolfi Attori: Mario Antinolfi Ione Pagliato Stefano Lopez Roberto Lopez Davide Saliva Lianna Lipani Lucia Pigliasco Francesca Silvano Da: martedì 31 marzo 2009 A: domenica 12 aprile 2009 Tariffe: ntero 16 € ridotto 14 € special 10 € Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)