giovedì 23 luglio 2015

Dico “NO” all’immigrazione clandestina


Dico “NO” all’immigrazione clandestina
 
L’Italia è la nazione europea che si fa più carico di coloro che scappano da guerre e povertà.
E’ vero che gli immigrati, quando si integrano, non sottraggono occupazione agli italiani, ma più spesso compensano vuoti del mercato del lavoro o svolgono mansioni che gli italiani non gradiscono.
 Infatti gli immigrati sono una risorsa se il loro afflusso è coerente con le capacità di una nazione di dar loro un lavoro e un ruolo nella comunità.
C’è comunque da dire che, pure in caso di immigrati integrati, c’è qualche dato negativo come  ad esempio il denaro inviato ai propri Paesi d’origine che di fatto toglie loro una fetta di ricchezza da usare per i consumi.
Questo per quanto riguarda gli immigrati regolari. Invece tutt’altra cosa sono gli immigrati irregolari, i quali diventano un problema perché, come sta accadendo ora in Italia, in questo caso se va bene lavorano in nero e se va male delinquono.
Per questi motivi sono convinto che l’immigrazione è sicuramente una risorsa, ma sarebbe opportuno migliorarne la gestione e l’integrazione, allontanando dall’Italia chi non viene qui per studiare o lavorare, ma solo per delinquere perché non è giusto accettare un’immigrazione indiscriminata
 
Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

lunedì 20 luglio 2015

La buona sanità e la salute dell’anziano


La buona sanità e la salute dell’anziano

 

Nelle ASL le code e le attese sono all’ordine del giorno e costituiscono un problema molto sentito dalla popolazione, soprattutto anziana.

Si fanno code nelle strutture pubbliche, ma  anche in quelle private.

Il problema delle liste d’attesa riguarda le richieste di esami di laboratorio, di diagnostica strumentale e di ricoveri per interventi chirurgici al di fuori dell’emergenza.

Tra i fattori da considerare nel comporre le liste d'attesa andrebbe considerata in modo più adeguato il fattore età.

Non per altro, ma una persona avanti con gli anni ha il legittimo diritto di poter aspirare a trascorrere le ultime stagioni della sua vita nelle migliori condizioni di salute possibile.

E, soprattutto se ha passato i settant’anni, di essere curato in tempi accettabili anche se non soffre di patologie gravi e se non è questione di vita o di morte. Anche questo fa parte dei compiti di una buona sanità.

 Presso molte ASL si è diffusa la prassi di bloccare le liste.

Significa che, quando viene raggiunta una soglia che non consente di effettuare prenotazioni entro i tempi massimi di attesa, non vengono più accettate prenotazioni, non viene fissata una data, e la richiesta viene posta “in attesa di entrare nella lista d’attesa”.

 Questo escamotage consente alle ASL di non documentare il superamento dei tempi di attesa e di non farsi carico della spesa a cui sarebbe tenuta per garantire la prestazione in via alternativa (intra-muraria o privata).

 Al momento della prenotazione si ha diritto di conoscere la data in cui la prestazione richiesta verrà effettuata e il tempo massimo di attesa per quella prestazione.

Se non viene comunicata la data, e il servizio si riserva di comunicarla successivamente, significa che la lista d’attesa è bloccata e che la prestazione non può essere garantita entro i tempi massimi stabiliti.

A questo punto, il cittadino può pretendere che la medesima prestazione gli sia fornita privatamente senza costi aggiuntivi rispetto al ticket.

Un’altra questione importante per gli anziani, ma non solo, è costituita dalle barriere architettoniche.

 Nella sanità, proprio perché dovrebbe garantire cura e salute, non dovrebbero esserci, ma ci sono.

Ci sono in molte situazioni rampe di scale, che le carrozzine non possono fare, mancano corrimano ed antisdrucciolo e gli anziani, inutile dirlo, sono a rischio di caduta.

 

Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

venerdì 17 luglio 2015

Inutile il reato di omicidio stradale


Inutile il reato di omicidio stradale

Da anni numerose associazioni in Italia chiedono che sia istituito il reato di omicidio stradale che, a loro avviso, potrebbe essere  una modalità di deterrenza che disincentivi chi, sotto l’effetto di alcol o stupefacenti o anche per pura incoscienza, compie manovre così pericolose da mettere a rischio l’incolumità del prossimo. Massimo rispetto per vittime e parenti delle medesime, tuttavia questa legge mi lascia perplesso perché spesso inasprire le pene rischia di essere un semplice palliativo psicologico, dagli effetti pratici scarsi.
Si possono infatti introdurre normative molto severe che prevedano condanne durissime, ma se da un lato manca una radicata cultura della legalità e dall'altro le sanzioni rimangono sulla carta e prevale l'incertezza della pena, cambierà poco o nulla. Prima di introdurre nuove leggi sarebbe bene fare in modo che le condanne previste siano davvero scontate e che leggi che già esistono vengano applicate con rigore.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

giovedì 16 luglio 2015

Calciomercato ricco e sport miliardari


Calciomercato ricco e sport miliardari

 

In questi giorni, oltra a far caldo come in un carcere del Burkina Faso, inizia anche  il calcio mercato.

Un'asta al rialzo continuo dove ogni record, per quanto inverosimile, è destinato ad essere rapidamente battuto.

 Proprio in questi giorni dall'Inghilterra è giunta la notizia dei 90 milioni di euro pagati dalla squadra del Manchester City al Liverpool per il ventenne Sterling.

Il Real Madrid invece ha speso 80 milioni per il giovane James mentre il Manchester United quasi 100 per Shaw, Herrera, Rojo.

Io sono un colchonero, cioè un  grandissimo tifoso dell’Atletico Madrid che in questi giorni ha ufficializzato l'acquisto dal Porto dell'attaccante colombiano Jackson Martinez per circa 40 milioni di euro.

Jackson Martinez è il terzo grande colpo del mercato della mia squadra, che ha già concluso gli ingaggi dell'esterno belga Ferreira Carrasco dal Monaco per 20 milioni di euro e dell'attaccante argentino Luciano Vietto dal Villarreal per 25 milioni e ha in rosa, tra gli altri, anche Antoine Griezmann, Fernando Torres (soprannominato El Niño) e Jorge Resurrección Merodio, detto Koke,  che insieme valgono più di 200 milioni di euro.

Sono certamente molti soldi, ma commisurati ai valori che l'enorme business del calcio ha raggiunto.

Queste sono le nuove regole del gioco e se si vuole scendere in campo bisogna adeguarsi.

Del resto certe cifre in altri spor, come il basket, la formula uno ed il tennis sono già la norma.

Lo sportivo che ha guadagnato di più nell'ultimo anno è il golfista Tiger Woods, che guadagna 80 milioni di dollari l’anno, mentre il pugile Floyd Mayweather Jr.ne  guadagnati 110.

 E, a differenza che nel calcio, in questi sport nessuno grida allo scandalo.

¡QUE VIVA MI ATLETI¡

 

 Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

mercoledì 15 luglio 2015

No alla tassa sugli animali domestici

Per aiutare i disoccupati e per finanziare iniziative contro il randagismo è stato proposto di introdurre una tariffa a carico dei proprietari di animali domestici. Tassare gli animali è una for¬zatura, la negazione del buon sen¬so perché la tassa sui cani e i gatti è in realtà una tassa sugli affetti. Possedere un animale domestico è un diritto che non deve essere tassato ma garantito anche per il ruolo sociale che svolgono gli animali, basti pensare alle persone sole. Ritengo che in questo modo non si può pretendere di combattere il feno¬meno del randagismo dato che una decisione così avventata sortirebbe casomai l’effetto con¬trario a quello sperato. Infatti molti pro¬prietari di cani e gatti, piuttosto che pagare un’altra tassa, prefe¬rirebbero disfarsi degli animali. Con tanti saluti alla repressione del randagismo. Inoltre noi italiani siamo già tra i contribuenti più tartassati del mondo. E invece di ingegnarci ad immaginare nuove tasse, dovremmo preoccuparci di fare in modo che ne vengano eliminate un po' o almeno che vengano tagliate quelle che già ci sono. Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

lunedì 13 luglio 2015

metro di Ostia e crisi politica

Mentre Renzi annuncia una riorganizzazione del partito senza però rivelarne i dettagli, i sindacati della scuola si mobilitano contro il voto di fiducia imminente alla camera e alla Corte Costituzionale è stato pure presentato un ricorso contro l’Italicum. Intanto è tornata l’ondata di calore, si viene a sapere di un altro scandalo delle partite truccate e a Fiumicino vige ogni giorno vengono cancellati moltissimi voli. E la metro di Ostia fa sempre più pena. Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

venerdì 10 luglio 2015

Mafia capitale, realtà italiana

Mafia capitale, realtà italiana L’inchiesta di Mafia capitale ha portato ad una. una serie di arre¬sti di funzionari pubblici, di uomini d’affari nonché una serie di con¬danne a espo¬nenti poli¬tici presi tra tutti i par¬titi. In questa inchiesta emerge la sfrontatezza dei protagonisti che si sono divisi tra loro i contratti del Comune di Roma e della regione Lazio, realizzando così profitti fantastici. Le intercettazioni parlano di frasi come "se magnamo Roma" che sono colpi alla democrazia e alla credibilità del sistema dei partiti. Che non sono tutti uguali. Ma anche da questa inchiesta è emerso chiaramente che nessuno è titolare di una superiorità morale. E nessuno può dare lezioni ad altri. Mani pulite non è servita a nulla perché nei nostri politici spesso vince il desiderio di opportunismo. Questa purtroppo è la realtà italiana. Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

martedì 7 luglio 2015

Europa antidemocratrica

Ritengo che la Mer¬kel sbagli dicendo che la demo¬cra¬zia si deve con-for¬mare alle esi¬genze del mer¬cato. Casomai dovrebbe essere vero il con¬tra¬rio. In Europa invece la demo¬cra¬zia è con¬si¬de¬rata un intoppo per le deci-sioni del mer¬cato. A mio parere il problema andrebbe inizialmente risolto creando occu¬pa¬zione qua¬li¬fi¬cata per milioni di per¬sone, evi¬tando però i gio-chetti come il Jobs Act che ser¬vono poco. Successivamente sarebbe opportuno aumentare la pro¬du¬zione pos¬si-bil¬mente non con le vec¬chie poli¬ti¬che indu¬striali. Infine ci dovrebbero essere nuove poli¬ti¬che di inve¬sti¬menti pub¬blici. Per fare que¬sto è neces¬sa¬rio ridi¬scu¬tere il trat¬tato isti¬tu¬tivo dell’Unione Euro¬pea che non con¬tem¬pla la neces¬sità di creare occu-pa¬zione o il pre¬stito di denaro ai governi. Del resto l’UE è un’unione nata male, fon¬data sulle neces¬sità eco¬no-mi¬che e non su quelle demo¬cra¬ti¬che. Tanto è vero che l’unico paese ad avere avuto van¬taggi dall’euro in ter¬mini di export e pro¬dut¬ti¬vità è stata la Germania. Perciò, considerato che l’euro non fun¬ziona, sarebbe necessario o affian¬carlo a monete paral¬lele o dis¬sol¬verlo in maniera con¬sen¬suale. Così com’è l’euro è una cami¬cia di forza che rende la vita impos¬si-bile a tutti, tranne che alla Germania. Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

mercoledì 1 luglio 2015

Jackson Arley Martínez e i bambini poveri

Jackson Arley Martínez e i bambini poveri Molti giocatori famosi sono dediti al volontariato. E’ il caso, per esempio, di Jackson Arley Martínez. Lui, che ha veramente una fama da bravo ragazzo, è un calciatore colombiano, attaccante dell'Atlético Madrid e della Nazionale colombiana. E’ un giocatore molto forte, un vero goleador; è difficile trovare uno con le sue caratteristiche. Ma oltre ad essere molto forte, l’attaccante dell’Atletico Madrid è anche un uomo molto religioso. Ha infatti creato una fondazione per aiutare i bambini colombiani in difficoltà. La fondazione "Colombia te quiere ver", che lavora per raccogliere fondi da destinare ai bambini che vivono nelle zone disagiate della Colombia. L'obiettivo è quello di continuare ad aiutare i bambini meno fortunati affinché possano sperare in un futuro migliore. Questi bambini colombiani sono fuggiti dalle zone in cui c’è la guerra civile, controllate dalla guerriglia, come le FARC (le Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane, conosciute in Occidente per aver tenuto in ostaggio nella selva colombiana per sei anni Ingrid Betancourt), o l’Esercito Nazionale di Liberazione (ELN), un’altra formazione di guerriglieri. Sono scappati dai gruppi paramilitari e dalle bande armate. La guerra civile che si combatte in Colombia da mezzo secolo è ignorata dai mezzi di comunicazione di massa. La popolazione spera che i colloqui di pace in atto a Cuba tra lo Stato Colombiano e le FARC, con la mediazione anche della Norvegia, si tramutino presto nella pace e una civile convivenza, con il riconoscimento dei diritti calpestati, con il ripristino della legalità e con la restituzione ai campesinos delle terre e dei beni perduti con la forza ed il sopruso. Quindi faccio un grande un applauso a Martinez non solo perché è il nuovo attaccante della mia squadra del cuore, l’Atlético Madrid, ma soprattutto perché lavora per una associazione umanitaria che gestisce adozioni, assistenza scolastica, fornitura dei pasti ed ogni altro aiuto di sostegno ai bambini che vivono nelle baraccopoli sorte nelle periferie delle varie città colombiane, prescelti tra i più bisognosi. Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)