domenica 31 maggio 2009

Famiglie in crisi




Gli effetti più drammatici della crisi in corso ricadono sulle famiglie dei lavoratori che perdono, con il lavoro, il reddito necessario a vivere con dignità.
Gli ammortizzatori sociali, compresi quelli in deroga, non sempre riescono a coprire le necessità economiche della vita quotidiana e, in alcuni casi, sono tuttora indisponibili. Con le bollette, arrivate in queste settimane, della luce e del gas sovraccaricate dalla iperbole dei prezzi pre-crisi (i bonus governativi non si vedono ancora); con il ridimensionamento del reddito per chi è rimasto sospeso dal lavoro o, peggio, lo ha perso, e ha consumato i risparmi (dove ce n’erano); con i mancati pagamenti degli affitti, preannuncio di un autunno di sfratti, come anche dei ratei dei mutui casa. Nel mentre per le famiglie numerose si avvicinano le spese per il prossimo anno scolastico. Non c’è tempo da perdere quindi e va fatto uno sforzo comune, che sappia accantonare gli interessi propagandistici (siamo in campagna elettorale) sia che si presentino nelle vesti della discriminazione xenofoba che della inconsistente fumosità. Cosa doverebbe fare la classe politica? Questo: mettere in campo le energie per costruire risposte e non per accendere i fuochi delle polemiche. Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

mercoledì 27 maggio 2009

Finale di maggio pirotecnico al Manfredi di Ostia

Finale di maggio pirotecnico al teatro Manfredi.
“Un libro nel cassetto (primo premio letterario di narrativa)” con Felice Della Corte, Stefania Graniero e Rosso Tango.
“L’uomo del destino” (traduzione di Catherine Spaak) con Orso Maria Guerrini e Cristina Sebastianelli.




“Un libro nel cassetto (primo premio letterario di narrativa)” con Felice Della Corte, Stefania Graniero e Rosso Tango.
Presidente giuria Salvatore Spoto - Presenta Francesca Nulli



venerdì 29 maggio 2009, alle ore 21.00

Serata di gala con premiazione




“L’uomo del destino” (traduzione di Catherine Spaak) con Orso Maria Guerrini e Cristina Sebastianelli.

Regia:

Maurizio Panici
Attori:

Orso Maria Guerrini Cristina Sebastianelli
Da:

lunedì 25 maggio 2009
A:

domenica 31 maggio 2009
Note:
traduzione di Catherine Spaak
Scene:
Claudia Cosenza
Costumi:
Rita Forzano
Musiche:
Maurizio Fabrizio
Lui e lei: due mondi diversi, due vite, due destini.
Un incontro casuale su un treno: lo stesso compartimento, gli stessi pensieri, la stessa visione del mondo che può inconsapevolmente unire due persone qualunque.
Lui scrittore famoso, burbero, aristocratico, elegante e pieno di presunte certezze; lei sua assidua lettrice, impacciata, logorroica, che rivede negli scritti di lui parvenze della sua vita.
Lo spettacolo si basa tutto sull’incontro di queste due anime (le persone in quanto tali assumono un ruolo secondario rispetto all’anima che di loro emerge attraverso un continuo elaborio di pensieri) che conversano parlandosi davvero solo verso la fine, che su questo treno (emblema esso stesso del caso e della fugacità di tutte le cose) che collega Parigi e Francoforte si rivolgono l’uno all’altro solo attraverso i loro pensieri.
Lei, interpretata dall’attrice Cristina Sebastianelli (che ha preso il posto di Serena Grand, più adatta a tale ruolo almeno dal punto di vista anagrafico) si trova così faccia a faccia con il suo mito, proprio ora che ne sta leggendo uno dei più grandi successi: ”L’uomo del destino” appunto.
Lo guarda senza avere il coraggio di proferire parola, rivolgendosi però a lui mentalmente e condividendo con lui pensieri e ricordi.
Come ci si può avvicinare a qualcuno che credi di conoscere perfettamente solo perché la sua arte ti è entrata dentro?
Come puoi trasmettergli il tuo sentirsi con lui complice senza apparire banale o illogica?
E, soprattutto, se l’avessi idealizzato?
Se non fosse poi come lo hai immaginato?
Forse l’ombra è meglio di ciò che il sole illumina?
Ma poi lui, distratto, di successo, si accorge finalmente di lei e prendendo spunto proprio da quel libro ne nascerà finalmente uno scambio di battute vero.
Eppure, come nella vita, le cose migliori restano sempre quelle non dette.
Un eccelso Orso Maria Guerrini: teatro allo stato puro.
Naturale eppur credibile nella sua recitazione come solo i grandi del calibro di Lavia o Gassmann hanno saputo essere.
Superbo e geniale.
Inizia il suo monologo domandandosi se non sia in fondo tutto amaro nella vita, dalle pieghe della sua bocca al sesso fatto senza amore; finisce con una risata fragorosa e dissacrante.
Non è tutto amaro, allora.
Sole e ombra smettono di essere entità distinte.


Note:
Una commedia di successo dalla quale non ci si può separare. Intensa, coinvolgente, splendidamente scritta da Jasmina Reza, altrettanto splendidamente tradotta da Catherine Spaak, “L’uomo del destino” non conosce tregua e raccoglie sempre consensi. Da quando, fu messo in scena dalla stessa Spaak e da Orso Maria Guerrini, lo spettacolo ha visto alternarsi le interpreti femminili ma il personaggio maschile, quello dello scrittore Paul Parsky, resta saldamente nelle mani dell’affascinante Guerrini che conclude in questi giorni “Marlene” accanto a Pamela Villoresi.
Ad ospitare “l’uomo del destino” è il teatro Nino Manfredi e, nei panni della sensibile Martha, appassionata lettrice dei romanzi di Parsky, c’è Cristina Sebastianelli, anche lei reduce da Marlene.
La pièce è coinvolgente come lo sono i due attori chiamati a una prova d’attore nella quale rivelano pensieri emozioni, palpiti di cuori, brividi che, a un certo punto coinvolgono gli stessi attori e gli spettatori a formare un tutt’uno con la vicenda che si svolge sul palcoscenico.
La storia di un uomo e una donna e lo scenario è quello del vagone di un treno che spesso mette a contatto due sconosciuti che finiscono per riconoscersi per poi tornare ad essere sconosciuti.
Paul e Martha non si parlano direttamente per un bel tratto del percorso, sono solo i pensieri detti ad alta voce a raccontarci le loro personalità.

Due esseri umani che pur parlando a se stessi è come si fossero sempre inseguiti nella loro ricerca di un tempo perduto e finalmente trovati.
Come spiega il regista Maurizio Panici “L’uomo del destino è soprattutto una partitura di sentimenti.

L’autrice sa descrivere così bene e in profondità le onde emotive dei personaggi che ci conduce con forza verso il mondo di Paul e Martha semplicemente attraverso scarti minimi, emozioni e sussulti dei protagonisti: si desidera così conoscere la loro storia e sapere se le loro solitudini troveranno un approdo.

L’azione o meglio l’apparente non agire dei personaggi ci costringe a scendere sempre più nei pensieri di ognuno creando una forte tensione emotiva.
Si esce da questo “viaggio” da Parigi a Francoforte – metafora del lungo viaggio della vita - con un senso di disagio e insieme la voglia di cambiare che rende unica questa esperienza”.



ORSO MARIA GUERRINI
Filmografia cinematografica
Il mio corpo per un poker (1967)
Roma come Chicago (1968)
Barbagia (1969)
Il conformista (1970)
Waterloo (1970)
Rosolino Paternò soldato... (1970)
Girolimoni, il mostro di Roma (1972)
Il bacio di una morta (1974)
Laure (1975)
Roma a mano armata (1976)
Nina (1976)
Keoma il vendicatore (1976)
Il grande racket (1976)
Desideria La vita interiore (1980)
La gatta da pelare (1981)
Bosco d'amore (1981)
Nero come il cuore (1991)
18 anni tra una settimana (1991)
L'Atlantide (1992)
Il burattinaio (1994)
L'ombre du pharaon (1996)
Memsaab (1996)
Una donna in fuga (1996)
Double Team - Gioco di squadra (1998)
The Eighteenth Angel (1998)
Annarè (1998)
Alex l'ariete (2000)
Un giudice di rispetto (2000)
The Bourne Identity (2002)
Lichnyy nomer (2004)
Filmografia televisiva
.
I fratelli Karamazov (Rai, 1969)
E le stelle stanno a guardare (Rai, 1971)
Jack London - L'avventura del grande Nord (Rai, 1974)
Il giovane Garibaldi (Rai, 1974)
Murat, generale napoleonico (Rai, 1975)
Spazio 1999 (1976), episodio 1.23
Il fauno di marmo (Rai, 1977)
La gatta (Rai, 1979)
Un inverno al mare (1982)
L'amante dell'Orsa Maggiore (1983)
La Piovra 5 - Il cuore del problema (RaiUno, 1990)
La Piovra 6 - L'ultimo segreto (RaiUno, 1992)
Il coraggio di Anna (Canale 5, 1992)
Tre passi nel delitto: Delitti imperfetti (RaiDue, 1993)
La Bibbia: Abramo (RaiUno, 1994)
Vendetta (1995),
Morte di una strega (RaiUno, 1995)
Slave of Dreams (1995)
Il barone (RaiUno, 1996)
Dans un grand vent de fleurs (1996)
A rischio d'amore (1996)
Ladri si nasce (Canale 5, 1997)
Il deserto di fuoco (Canale 5, 1997)
Incantesimo (RaiDue, 1998/2000)
Lui e lei (RaiUno, 1998)
Der Kapitän - Das Geheimnis der Viking (2000)
Sospetti (RaiDue, 2000)
Gioco a incastro (2000)
Antonia - Tra amore e potere (RaiDue, 2001)
Stiamo bene insieme (RaiDue, 2002)
Das Geheimnis des Lebens (2002)
Maria Goretti (RaiUno, 2003)
Un caso di coscienza (RaiDue, 2003)
Amanti e segreti (RaiUno, 2004)
Amanti e segreti 2 (RaiUno, 2005)
Callas e Onassis (Canale 5, 2005)
Carabinieri 4 (Canale 5, 2005)
Taglia & cuci (Fox Italia, 2008)




Cristina Sebastianelli
Nome d'arte
Cristina Sebastianelli
Altezza
168
Occhi
Azzurri, Verdi
Capelli
Biondi
Conoscenza francese
Scolastico
Dialetti parlati
Marchigiano, Umbro
Curriculum - formazione
Maturità artistica, Diploma di Grafica Pubblicitaria e Fotografia Diploma di attrice presso “La Scaletta” – Seminario di recitazione con Orazio Costa Lezioni di danza classica presso “La Scaletta” Lezioni di danza moderna con F. Miseria Lezioni di balli standard con Elisa Mariani Lezioni di canto con Catharina Kroeger - Impostazione base di chitarra
- Televisione
2006/7: "Io e mamma" regia di Andrea Barzini - nel ruolo del Giudice Desideri 2005: “Carabinieri 5” – Regia di Sergio Martino – Ruolo Anna Mattoli 2005: “Ronf Ronf” (Dicembre) - nel ruolo dell’esperta in massaggi con C. Malgioglio 2005: “Ronf Ronf” (Maggio) - regia Beldi – nel ruolo dell’esperta in massaggi con Magalli 2004: “Orgoglio 3”- regia G. Serafini - nel ruolo di una nobil Donna 2004: “Orgoglio 2”- regia G. Serafini - nel ruolo di suor Marianna 2004: “Don Matteo” segretaria del Sindaco 2003: “Orgoglio” – regia De Sisti-Serafini – nel ruolo di suor Marianna 2001: “Una donna per amico 3” nel ruolo di mamma 2000: “Distretto di polizia” – regia Renato De Maria – nel ruolo di commessa
- Cinema
2007: "Il Soffio dell'Anima" regia di Victor Rambaldi - nel ruolo di Sandra 2007: "B-mine" regia di Marco Tornese - nel ruolo di Anna 2001: “Mari del sud” regia M. Cesena – nel ruolo di segretaria 2000: “E adesso sesso” – regia di C. Vanzina (in qualità di assistente alla regia) 1997: “Paparazzi” – regia Neri Parenti
- Teatro
2004: “Lo scatolone” regia C. Insegno – nel ruolo di Marina con Milena Miconi 2003-2002: “Amori miei” – regia Jaja Fiastri – nel ruolo di Debora con Orso M. Guerrini e S. Marino 1997-98-99: “Grease” – regia S. Marconi – nel ruolo di Frency con Lorella Cuccarini e G. Ingrassia 1997: “Il campiello” – regia T. Paolucci – nel ruolo di Donna Orsola 1996: Spettacoli vari di cabaret
- Radio
Radio Rai International: “Il segretario fiorentino” di Luca Verdone. Nel ruolo della domestica di Machiavelli




Il Presidente del Teatro Nino Manfredi, Luciano Colantoni, e il Direttore artistico Felice Della Corte, invitano tutti a recarsi a vedere questi due importanti spettacoli.

TEATRO NINO MANFREDI
Via dei Pallottini, 10 - 00122 Ostia Lido (Rm)
Telefono: 06/56324849

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Pubblicata da Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

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sabato 16 maggio 2009

Monte dei Paschi di Siena




Il Monte dei Paschi di Siena ha messo a segno nell'ultimo trimestre una crescita dell'utile pari a 300,6 milioni di euro contro i 171,7 milioni del 2008 (ricostruiti tenendo conto dell'acquisizione Antonveneta) grazie alla cessione delle quote delle società di gestione risparmio (Sgr) a Clessidra con cui ha stretto un accordo di collaborazione, operazione che ha fruttato utili per 194 milioni di euro. Entro 3-5 anni potrebbe andare in Borsa la joint venture.
Un risultato che la Borsa sta premiando con una crescita del titolo dell'1,9% a quota 1,288 euro. Nella tradizionale linea di prudenza il Monte dei Paschi di Siena ha confermato quindi come l'attività di riduzione dei costi va avanti, con un taglio stimato per quest'anno del 3%, percentuale che potrebbe anche salire hanno spiegato i vertici del gruppo. Il margine di interesse rimane stabile nel trimestre (-0,2%) e il gruppo prevede che rimanga tale nel corso del 2009. Incrementata la raccolta diretta che sale del 3,5% a 139 miliardi di euro mentre i crediti verso la clientela ammontano a 145 miliardi. Con il peggiorare della crisi economica e le difficoltà di aziende e privati sale l'incidenza dei crediti deteriorati sugli impieghi, ora al 5,78% mentre i crediti in sofferenza, al netto delle rettifiche, pari al 4,6% del totale. Il patrimonio netto, esclusi gli avviamenti, è salito a 8,34 miliardi di euro (+3% rispetto a fine 2008) che si raffronta a un totale quindi di circa 6 miliardi fra sofferenze e incagli. Infine le cessioni: dopo quella della Sgr a Clessidra restano gli immobili e i 170 sportelli che l'Antitrust ha imposto di cedere dopo l'acquisizione di Antonveneta (che potrebbero essere venduti in due tranche). Il MPS ha già ottenuto un rinvio a giugno ma ribadisce che cederà le filiali, per le quali le trattative sono in corso, solo a un prezzo soddisfacente e che la crisi impone molta cautela nella valorizzazione degli asset. Peraltro anche il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà giorni fa spiegato di essere consapevole della situazione. C'è un'ipotesi di sbarco in Borsa entro 3-5 anni per la joint venture che il Monte dei Paschi ha costituito con Clessidra. L'ipotesi quotazione è indicata nella presentazione agli analisti dei dati del primo trimestre. Clessidra ha il 67% della newco per il risparmio gestito e il Monte dei Paschi il 33%. La newco ha poi una quota del 6,2% in una subholding che raggruppa le varie società del risparmio gestito (tra queste Mps Am sgr e AAA sgr eredità dell'Antonveneta). Nella subholding il Monte dei Paschi ha il 30,9% del capitale e Clessidra il 62,9%. Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

venerdì 15 maggio 2009

La guerra fredda della famiglia Sox al Teatro Manfredi




La guerra fredda della famiglia Sox



Commedia Musicale


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In scena al Teatro Nino Manfredi di Ostia (Presidente: Luciano Colantoni e Direttore Artistico: Felice Della Corte) una commedia musicale brillante dove le canzoni tutte originali hanno un ruolo drammaturgico fondamentale.
Non contorno ma segno di un'atmosfera.
Non una semplice canzone ma momento cardine preciso di una vera e propria guerra dei sessi, una battaglia fino all'ultimo ormone


Regia:
Carlo Emilio Lerici

Attori:
Masimo Bonetti
Giovanni Bussi
Angela Di Sante
Giuliana Vigogna
Gianluca Tocci
Federico Tocci


Da: giovedì 20 maggio 2009
A: domenica 24 maggio 2009


Trama:

Dopo il successo dell’anteprima capitolina, torna lo spettacolo campione di risate che ha visto il ritorno a teatro di Massimo Bonetti. In scena una commedia musicale brillante dove le canzoni – tutte originali – hanno un ruolo drammaturgico fondamentale.
Franco e Nicky Sox sono due cugini che dividono lo stesso appartamento, proprietà del misterioso e lontano zio Sox.
La quiete dei due è spezzata dall’arrivo improvviso dell’avvocato Stern: lo zio è morto e i suoi averi devono essere distribuiti tra i suoi discendenti.
La proprietà dell’appartamento spetta in parte ad altre due nipoti spagnole: Miranda e Rosalia Sox.
La ripartizione dell’immobile costringe i quattro a trenta giorni di convivenza forzata.
Si scatenerà una vera e propria guerra dei sessi…una battaglia fino all’ultimo ormone.




Note:
Franco e Nicky Sox (Giovanni Bussi e Gianluca Tocci) sono due cugini che dividono insieme lo stesso appartamento,che in realtà è proprietà di un misterioso zio lontano,lo zio Sox
(Federico Tocci). Di lui si sanno solo leggende…ma la cosa certa è che aveva vissuto al massimo, collezionando mogli e figli in tutto il mondo ed accumulando una ricchezza di entità spaventosa… insomma, una sorta di Paperon dé Paperoni…che nessuno sa dov’è. La quiete dei due viene spezzata una mattina con l’arrivo improvviso dell’avvocato Stern (Massimo Bonetti). Lo zio è morto! Tutti i suoi averi devono essere spartiti tra tutta la sua discendenza…più di cento ereditieri e l’appartamento dei due cugini deve essere diviso insieme a due sorelle, spagnole. Miranda e Rosy Sox (Angela di Sante e Giuliana Vigogna). La ripartizione dell’immobile li costringe a trenta giorni di convivenza dove si scatenerà una vera e propria guerra tra i sessi… una battaglia fino all’ultimo ormone.

"La Guerra fredda della famiglia Sox” è uno spettacolo brillante, giovane e dinamico. Inconfondibile il taglio di “Gianluca Tocci”, già autore della commedia musicale “E’ morto… Frank Sinatra !” che, sempre al Teatro Belli, è stata protagonista di un grande successo nella stagione teatrale passata. L’autore racconta dei nostri giorni, dei nostri caratteri, sempre in modo esilarante ed efficace e unisce alla commedia la canzone, creando uno stile unico, nuovo, che ci riporta, soprattutto i nostalgici, alla commedia musicale all’italiana tradizionale. Destinato ad ogni tipo di spettatore, consiglio lo spettacolo anche ai più giovani e, soprattutto, porgo un invito agli adolescenti, così lontani dal teatro, ad avvicinarsi attraverso la visione di uno spettacolo come questo, che utilizza un linguaggio universale, che va dalla metafora psicologica fino al modo di comunicare tramite sms e dove si toccano profondamente le atmosfere ed i colori dei musical e delle sit-com americane.

Importantissimo il ruolo svolto dalle canzoni. Non contorno o semplice sottofondo ma segno e segnale di un’atmosfera. Non una semplice canzone ma un momento cardine che, oltre ad orchestrare, segna un momento drammaturgico preciso. Dieci brani composti da Gianluca Tocci, dieci stili costruiti sulla situazione, con arrangiamenti che spaziano dalla Polka all’ Hip Hop, dal Boogie alla canzone d’amore…
Carlo Emilio Lerici cura con gusto e grande stile la regia di questo spettacolo e trova un grande Massimo Bonetti, nel ruolo dell’avvocato Stern. Federico Tocci interpreta il fantasma dello zio scomparso materializzandosi in una grande televisione. L’attore regala una eccezionale “chicca” che interagisce in maniera comica e surreale con il resto della scena. Non un video clip, ma un vero e proprio ruolo nella commedia, fanno di questo esperimento un punto d’attenzione molto interessante nonché originale dello spettacolo.
Alla solita compagnia della GAG formata da Angela di Sante, Giovanni Bussi e Gianluca Tocci si unisce la debuttante Giuliana Vigogna che dimostra grande talento ed autorità sia da attrice, che da cantante. Lo script editing di “Bussi e Di Sante”.


Conclusioni:

L’autore racconta dei nostri giorni, dei nostri caratteri, sempre in modo esilarante ed efficace e unisce alla commedia la canzone, creando uno stile unico, nuovo, che ci riporta, soprattutto i nostalgici, alla commedia musicale all’italiana tradizionale.

Destinato ad ogni tipo di spettatore, consiglio lo spettacolo anche ai più giovani e, soprattutto, porgo un invito agli adolescenti, così lontani dal teatro, ad avvicinarsi attraverso la visione di uno spettacolo come questo, che utilizza un linguaggio universale, che va dalla metafora psicologica fino al modo di comunicare tramite sms e dove si toccano profondamente le atmosfere ed i colori dei musical e delle sit-com americane.

Importantissimo il ruolo svolto dalle canzoni. Non contorno o semplice sottofondo ma segno e segnale di un’atmosfera. Non una semplice canzone ma un momento cardine che, oltre ad orchestrare, segna un momento drammaturgico preciso. Dieci brani composti da Gianluca Tocci, dieci stili costruiti sulla situazione, con arrangiamenti che spaziano dalla Polka all’ Hip Hop, dal Boogie alla canzone d’amore…



Massimo Bonetti:

Nato a Roma il 1 Gennaio del 1954, sotto il segno del Capricorno.
La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Il fuoco e la cenere (2008) di Francesco Maselli.
Nel 2007 ha inoltre lavorato con Stefano Calvagna per la realizzazione del film Il lupo dove ha interpretato la parte del lupo.

Filmografia di Massimo Bonetti:

* Il Lupo (2007) Interpreta "Il Lupo"
* Per Non Dimenticarti (2006) Interpreta "Guido"
* Concorso Di Colpa (2005) Interpreta "Roberto Melchiorre"
* Senza Movente (1999) Interpreta "Commissario De Paola"
* La Parola Amore Esiste (1998) Interpreta "Bruno"
* Una Donna Per Amico (1998) Interpreta "Paride Nagni"
* Porzus (1997) Interpreta "Il Gobbo"
* L'Amico Di Wang (1997) Interpreta "altri personaggi"
* Il Figlio Di Bakunin (1997) Interpreta "Giacomo Serra"
* Racket (1996) Interpreta "altri personaggi"
* Festival (1996) Interpreta "Pigi"
* Morte Di Una Strega (1995) Interpreta "altri personaggi"
* Nottataccia (1992) Interpreta "Madico Pronto Socc."
* Faccione (1991) Interpreta "Massimo"
* La Bocca (1991) Interpreta "Fabio"
* Gli Assassini Vanno In Coppia (1990) Interpreta "Marco"
* Il Colore Della Vittoria (1989) Interpreta "altri personaggi"
* Storia Di Ragazzi e Di Ragazze (1989) Interpreta "Baldo"
* Il Colpo (1988) Interpreta "altri personaggi"
* Ultimo Minuto (1987) Interpreta "Boschi"
* Kaos (1984) Interpreta "Saro"
* Juke Box (1983) Interpreta "altri personaggi"
* Cosmo 2000 - Battaglie Negli Spazi Stellari (1978) Interpreta "altri personaggi"
* Allullo Drom - l'Anima Zingara Interpreta "Marco"
* Le Vie Del Signore Sono Finite Interpreta "Orlando"
* Bim Bum Bam Interpreta "Bibi"
* Casotto Interpreta "Soldato Culturista"
* Anno Zero - Guerra Nello Spazio Interpreta "altri personaggi"
* La Notte Di San Lorenzo Interpreta "Nicola"
* Giovanni Falcone Interpreta "Commissario Ninni Cassar&"
* Così Come Sei Interpreta "Allenatore di cavalli"
* Il Sole Anche Di Notte Interpreta "Principe Santobuono"
* La Piovra Interpreta "Leo De Maria", Interpreta "altri personaggi"




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Il Presidente del Teatro Nino Manfredi, Luciano Colantoni, e il Direttore artistico Felice Della Corte, invitano tutti a recarsi a vedere questa commedia musicale divertente, spassosa, piacevole, spiritosa, allegra, simpatica, vivace, comica, arguta e gustosa.
TEATRO NINO MANFREDI
Via dei Pallottini, 10 - 00122 Ostia Lido (Rm)-06/56324849
19-24 MAGGIO2009
ORE 21.00-DOMENICA ORE 18.00


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Pubblicata
da Mario Pulimanti
(Lido di Ostia-Roma)






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Bob Dylan




Sono da sempre un grande fan di Bob Dylan ed ascolto i suoi dischi da quando avevo undici anni.


Questo grande artista ha influenzato assolutamente tutto il paesaggio musicale degli ultimi 40 anni.

Conosce pochissimi accordi eppure la sua esecuzione ha sempre qualcosa di speciale, di riconoscibile.

Ci sono degli errori che sono diventati parte del suo suono.

Del resto, per la prima volta introdusse l’elemento civile nelle canzoni.

È lui che ha creato la canzone civile, parlando anche della guerra nucleare.

Dylan è la quintessenza del rock’n'roll.

Ho cominciato ad ascoltarlo a metà degli anni Sessanta, quindi non l’ho mai considerato un cantautore o un poeta folk.

Per me lui era rock, elettricità, movimento.

Quando, per esempio, canta "Hurricane", sembra il canto di un pugile, di un combattente e penso che si possa ben dire che, come Elvis ci ha liberato il corpo, Bob Dylan ci ha liberato la mente.

La prima volta che ho ascoltato "Highway 61 Revisited" sono rimasto affascinato dai suoni di tutti gli strumenti che ci sono in quel disco. Veramente emozionante.

E’ senz’altro vero che è difficile dire su Dylan qualcosa che non sia già stato detto, e magari dirlo anche meglio.

Basterà forse ribadire che Bob Dylan è un pianeta ancora inesplorato.

Per un cantautore lui è indispensabile almeno quanto lo sono per un falegname chiodi, martello e sega, e, come ha detto parlando di lui un altro grandissimo della musica internazionale, Tom Waits: "In Dylan sono importanti anche i fruscii dei suoi bootleg degli anni Sessanta e Settanta. Lui vive nell’essenza delle sue canzoni".

E allora rieccolo con 10 canzoni inedite, il suo 46esimo disco, il 33esimo realizzato in studio.
Questa volta, con il nuovo album "Together Through Life", canta l’amore.
Ovvero l’amore secondo Dylan. Un amore disperato e struggente o, al limite, giocoso e lascivo, come vuole la tradizione blues.
Certo nessuno si aspettava un nuovo album a meno di 3 anni dall’ultimo.
Tra un disco e l’altro, ormai, il menestrello ci aveva abituati a ben altre pause.
Basta scorrere le date di uscita dei quattro lavori precedenti.
Under the Red Sky 1990, Time Out of Mind 1997, “Love & Theft” 2001, Modern Times 2006.
L’ultimo, in particolare, gli aveva restituito un successo degno dei tempi migliori, riportandolo per la prima volta dal ‘76 in vetta alle classifiche di tutto il mondo.
Ma Dylan, a 68 anni suonati, impegnato in una turnèe infinita ( il Never Ending Tour) che, dall’88 a oggi lo vede mantenere una media difficilmente sotto i 100/120 concerti l’anno, non ne vuole sapere di riposare sugli allori.
Di Together Through Life si sta dicendo e si dirà di tutto, come sempre di ogni suo nuovo lavoro.
Che è un capolavoro, che il menestrello ha perso il tocco, che si ripete, che riesce ancora ad innovare, che non ha più voce …
Niente di nuovo.
In realtà, Bob segue ormai una strada che ha incominciato a percorrere almeno 20 anni fa.
Il suo cammino è tutto nel solco della tradizione americana, della musica che ascoltava quando era ragazzino (non di quella che faceva lui da giovane).
Appena ventenne, si sforzava di sembrare vecchio nel timbro e nell’intonazione vocale.
E oggi è arrivato nel punto dal quale, forse, voleva partire.
Ritornato, dopo le sbandate degli anni ’80, come reincarnazione di un bluesman girovago, non ha più cambiato rotta.
Quello che è stato uno dei più grandi innovatori della musica, l’eroe per antonomasia della controcultura, ci offre, oggi, un sound che sembra arrivare da una macchina del tempo sintonizzata sugli anni ‘40/50.
Ma, a pensarci bene, non è questa la vera trasgressione, il vero strappo con la musica sintetica e prefabbricata che domina,i giorni nostri, le classifiche? Non è questa la colonna sonora dei veri “Modern Times”?
E se il penultimo album era un capolavoro, una sorta di manifesto di questo Dylan fuori dal tempo, Together Through Life è un gioiellino, una perla che va ascoltata e riascoltata.
Questa volta il menestrello non canta l’apocalisse e la fine dei tempi.Con
Con la collaborazione di Robert Hunter, paroliere dei Greateful Dead, scrive invece delle canzoni d’amore.
Ma il tocco del vecchio Bob riaffiora qua e là come un fiume neanche troppo sotterraneo.
“Oltre qui non c’è niente" -dice lapidario alla sua bella, alla fine di "Beyond Here There Is Nothin- "niente che non sia già stato fatto e niente che non sia già stato detto.”
Grande, grandissimo Dylan.

Giù il cappello, anche da sessantottenne continui ancora a stupirmi!

A quando il Premio Nobel per la letteratura?

Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)

sabato 9 maggio 2009

cattolici perseguitati in Cina


Rompo il silenzio per denunciare il trattamento che lo Stato comunista cinese attua nei confronti dei cattolici.
Le chiese cristiane in Cina vengono saccheggiate continuamente e, secondo l’agenzia Misna, sono 392 gli edifici colpiti nell’ambito della campagna governativa contro "i componenti di gruppi religiosi illegali".
A questi gruppi appartengono i cristiani che rifiutano di aderire alla "Chiesa Patriottica", un’entità governativa, nata per controllare i fedeli e imbrigliare la libertà religiosa, che nomina i propri vescovi e non riconosce l’autorità del Papa.
Nella provincia dello Zhejiang, principalmente nella municipalità di Wenzhou, da dove proviene la quasi totalità degli immigrati cinesi in Italia e in Europa, già nel 2000 le autorità locali avevano scatenato una dura azione repressiva distruggendo centinaia di luoghi di culto cristiani, arrestando i fedeli e rilasciandoli solamente dopo aver ottenuto, minacciandoli, la loro accettazione ad aderire alla "Chiesa Patriottica".
Il portavoce di Wenzhou in quell’occasione dichiarò : “L’obiettivo è demolire queste costruzioni illegali e correggere questo decadente stile di vita” perché “nelle aree rurali la superstizione religiosa è ancora sfrenata”.
Possibile che la Comunità europea non sia a conoscenza di queste cose?
E se lo sa come mai non interviene in difesa di questi movimenti cattolici perseguitati così ingiustamente?
Mario Pulimanti (Lido di Ostia - Roma)

domenica 3 maggio 2009

"L'appartamento é occupato" al Teatro Manfredi con Paola Gassman


"L'appartamento é occupato" al Teatro Manfredi con Paola Gassman

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Regia: Maurizio Panici
Attori: Paola Gassman Lidia Biondi Mirella Mazzeranghi Hossein Taheri Elisa Di Eusanio Andrea Bacci
Da: martedì 5 maggio 2009
A: domenica 17 maggio 2009

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Trama:


Un appartamento di un quartiere borghese di Parigi viene occupato da una giovane coppia, Samir un algerino e Natasha una lituana senza permesso di soggiorno, con la complicità di Manuel, figlio di Teresa, portiera del palazzo. Samir e Natasha vivono rintanati in una stanza, dato che l’accordo con Manuel è di poter solo sostare nell’appartamento senza usufruirne. Le proprietarie dell’appartamento, le sorelle Maryvonne e Jeanne Figeac, sono in vacanza e quando tornano a sorpresa e capiscono la situazione, hanno reazioni diverse: Maryvonne vorrebbe mandare via la coppia clandestina con l’aiuto della polizia, mentre Jeanne propone una temporanea coabitazione forzata. Dopo una prima fase di osservazione e incomprensione, con momenti ora teneri ora drammatici, si realizza finalmente prima una reciproca curiosità, poi una affettuosa accettazione.


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Note:

Uno spunto narrativo che dà modo all'autore Jean Marie Chevret, di utilizzare i toni della commedia per parlare di integrazione e adattamento. Un appartamento che costringe al confronto e alla comprensione. Da una parte l'immigrato “oggettivo” (la ragazza lituana), e quello “soggettivo” (l'arabo francese di terza generazione), dall'altra due donne, una comprensiva e l'altra piena di pregiudizi razziali. E' proprio su quest'ultima e sul protagonista maschile che si sofferma il testo, mettendo in risalto la maturazione dei loro atteggiamenti e approcci alla vita.
Un testo ironico, ottimista e tenero, in cui l’evoluzione dei personaggi, la scoperta della capacità di ciascuno di dare e ricevere, l’ humor, l’amore e il dialogo tendono a dimostrare come il razzismo, l’intolleranza e le barriere sociali si possono combattere e superare grazie a una volontà reale di ascoltare e comprendere l’altro. Un testo sul conflitto generazionale e sulle differenze sociali, con situazioni divertenti, dialoghi moderni e personaggi ben delineati nelle loro caratteristiche sociali e psicologiche, grazie anche a una particolare cura del linguaggio usato: quello pulito e alto della borghesia, quello quotidiano “della strada” degli immigrati. Due mondi che si scontrano e poi si trovano.
Prima opera teatrale scritta nel maggio del 2000 da Jean-Marie Chevret Le squat, riceve nel 2001 il premio Moliere come miglior testo comico. Successivamente Le squat viene messa in scena al Teatro Rive Gauche, al Théâtre de la Madeleine e al Théâtre Edouard VII, per la regia di Jean-Pierre Dravel e Olivier Macé. Le squat è stato presentato a Mosca con una versione in russo ed è in lavorazione un adattamento cinematografico. Il testo ha ricevuto il Premio de la Solidarité et de l’Anti-Racisme attribuito dalle ONG dell’ONU (un premio per la prima volta assegnato a un autore teatrale). L’ EXPRESS ha definito questo testo “una commedia irresistibile”.


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Scene: Gianluca Amodio
Costumi: Lucia Mariani
Musiche: Roberto Fia


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Il Presidente del Teatro Manfredi Luciano Colantoni ed il Direttore artistico felice della Corte vi invitano ad assistere a questa bellissima commedia.

Info/prenotazioni 0656324849

info@teatroninomanfredi.it”

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Pubblicato da Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)