
"L'appartamento é occupato" al Teatro Manfredi con Paola Gassman
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Regia: Maurizio Panici
Attori: Paola Gassman Lidia Biondi Mirella Mazzeranghi Hossein Taheri Elisa Di Eusanio Andrea Bacci
Da: martedì 5 maggio 2009
A: domenica 17 maggio 2009
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Trama:
Un appartamento di un quartiere borghese di Parigi viene occupato da una giovane coppia, Samir un algerino e Natasha una lituana senza permesso di soggiorno, con la complicità di Manuel, figlio di Teresa, portiera del palazzo. Samir e Natasha vivono rintanati in una stanza, dato che l’accordo con Manuel è di poter solo sostare nell’appartamento senza usufruirne. Le proprietarie dell’appartamento, le sorelle Maryvonne e Jeanne Figeac, sono in vacanza e quando tornano a sorpresa e capiscono la situazione, hanno reazioni diverse: Maryvonne vorrebbe mandare via la coppia clandestina con l’aiuto della polizia, mentre Jeanne propone una temporanea coabitazione forzata. Dopo una prima fase di osservazione e incomprensione, con momenti ora teneri ora drammatici, si realizza finalmente prima una reciproca curiosità, poi una affettuosa accettazione.
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Note:
Uno spunto narrativo che dà modo all'autore Jean Marie Chevret, di utilizzare i toni della commedia per parlare di integrazione e adattamento. Un appartamento che costringe al confronto e alla comprensione. Da una parte l'immigrato “oggettivo” (la ragazza lituana), e quello “soggettivo” (l'arabo francese di terza generazione), dall'altra due donne, una comprensiva e l'altra piena di pregiudizi razziali. E' proprio su quest'ultima e sul protagonista maschile che si sofferma il testo, mettendo in risalto la maturazione dei loro atteggiamenti e approcci alla vita.
Un testo ironico, ottimista e tenero, in cui l’evoluzione dei personaggi, la scoperta della capacità di ciascuno di dare e ricevere, l’ humor, l’amore e il dialogo tendono a dimostrare come il razzismo, l’intolleranza e le barriere sociali si possono combattere e superare grazie a una volontà reale di ascoltare e comprendere l’altro. Un testo sul conflitto generazionale e sulle differenze sociali, con situazioni divertenti, dialoghi moderni e personaggi ben delineati nelle loro caratteristiche sociali e psicologiche, grazie anche a una particolare cura del linguaggio usato: quello pulito e alto della borghesia, quello quotidiano “della strada” degli immigrati. Due mondi che si scontrano e poi si trovano.
Prima opera teatrale scritta nel maggio del 2000 da Jean-Marie Chevret Le squat, riceve nel 2001 il premio Moliere come miglior testo comico. Successivamente Le squat viene messa in scena al Teatro Rive Gauche, al Théâtre de la Madeleine e al Théâtre Edouard VII, per la regia di Jean-Pierre Dravel e Olivier Macé. Le squat è stato presentato a Mosca con una versione in russo ed è in lavorazione un adattamento cinematografico. Il testo ha ricevuto il Premio de la Solidarité et de l’Anti-Racisme attribuito dalle ONG dell’ONU (un premio per la prima volta assegnato a un autore teatrale). L’ EXPRESS ha definito questo testo “una commedia irresistibile”.
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Scene: Gianluca Amodio
Costumi: Lucia Mariani
Musiche: Roberto Fia
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Il Presidente del Teatro Manfredi Luciano Colantoni ed il Direttore artistico felice della Corte vi invitano ad assistere a questa bellissima commedia.
Info/prenotazioni 0656324849
info@teatroninomanfredi.it”
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Pubblicato da Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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Regia: Maurizio Panici
Attori: Paola Gassman Lidia Biondi Mirella Mazzeranghi Hossein Taheri Elisa Di Eusanio Andrea Bacci
Da: martedì 5 maggio 2009
A: domenica 17 maggio 2009
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Trama:
Un appartamento di un quartiere borghese di Parigi viene occupato da una giovane coppia, Samir un algerino e Natasha una lituana senza permesso di soggiorno, con la complicità di Manuel, figlio di Teresa, portiera del palazzo. Samir e Natasha vivono rintanati in una stanza, dato che l’accordo con Manuel è di poter solo sostare nell’appartamento senza usufruirne. Le proprietarie dell’appartamento, le sorelle Maryvonne e Jeanne Figeac, sono in vacanza e quando tornano a sorpresa e capiscono la situazione, hanno reazioni diverse: Maryvonne vorrebbe mandare via la coppia clandestina con l’aiuto della polizia, mentre Jeanne propone una temporanea coabitazione forzata. Dopo una prima fase di osservazione e incomprensione, con momenti ora teneri ora drammatici, si realizza finalmente prima una reciproca curiosità, poi una affettuosa accettazione.
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Note:
Uno spunto narrativo che dà modo all'autore Jean Marie Chevret, di utilizzare i toni della commedia per parlare di integrazione e adattamento. Un appartamento che costringe al confronto e alla comprensione. Da una parte l'immigrato “oggettivo” (la ragazza lituana), e quello “soggettivo” (l'arabo francese di terza generazione), dall'altra due donne, una comprensiva e l'altra piena di pregiudizi razziali. E' proprio su quest'ultima e sul protagonista maschile che si sofferma il testo, mettendo in risalto la maturazione dei loro atteggiamenti e approcci alla vita.
Un testo ironico, ottimista e tenero, in cui l’evoluzione dei personaggi, la scoperta della capacità di ciascuno di dare e ricevere, l’ humor, l’amore e il dialogo tendono a dimostrare come il razzismo, l’intolleranza e le barriere sociali si possono combattere e superare grazie a una volontà reale di ascoltare e comprendere l’altro. Un testo sul conflitto generazionale e sulle differenze sociali, con situazioni divertenti, dialoghi moderni e personaggi ben delineati nelle loro caratteristiche sociali e psicologiche, grazie anche a una particolare cura del linguaggio usato: quello pulito e alto della borghesia, quello quotidiano “della strada” degli immigrati. Due mondi che si scontrano e poi si trovano.
Prima opera teatrale scritta nel maggio del 2000 da Jean-Marie Chevret Le squat, riceve nel 2001 il premio Moliere come miglior testo comico. Successivamente Le squat viene messa in scena al Teatro Rive Gauche, al Théâtre de la Madeleine e al Théâtre Edouard VII, per la regia di Jean-Pierre Dravel e Olivier Macé. Le squat è stato presentato a Mosca con una versione in russo ed è in lavorazione un adattamento cinematografico. Il testo ha ricevuto il Premio de la Solidarité et de l’Anti-Racisme attribuito dalle ONG dell’ONU (un premio per la prima volta assegnato a un autore teatrale). L’ EXPRESS ha definito questo testo “una commedia irresistibile”.
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Scene: Gianluca Amodio
Costumi: Lucia Mariani
Musiche: Roberto Fia
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Il Presidente del Teatro Manfredi Luciano Colantoni ed il Direttore artistico felice della Corte vi invitano ad assistere a questa bellissima commedia.
Info/prenotazioni 0656324849
info@teatroninomanfredi.it”
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Pubblicato da Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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