Paolo
Triestino in "Roma-Liverpool 1-1" alla Sala Massimo Troisi di Ostia
Paolo Triestino in
"Roma-Liverpool 1-1" alla Sala Massimo Troisi di Ostia La scorsa
settimana al teatro Massimo Trosi di Ostia é arrivato il talento istrionico di
Paolo Triestino con "Roma- Liverpool 1-1", l'evocazione della finale
della Coppa Campioni del 30 maggio del 1984, che rivive un momento storico del
calcio, metafora della vita. Grande performance del maestro Paolo Tiestino. Un
monologo divertente ed appassionante. Il solo arredo scenico é rappresentato da
una sedia. Esce fuori dal palcoscenico la voce di Bruno Pizzul e di altri
personaggi eroici, non solo per i tifosi romanisti: su tutti Agostino Di
Bartolomei. Il testo di Giuseppe Manfridi narra la storia di una squadra e di
un’Italia nei mitici anni Ottanta. Il narratore e regista conduce così uno
spettacolo che fa del calcio una metafora della vita. Ci si appassiona e ci si
diverte anche senza essere tifosi romanisti (io infatti sono un tifoso
dell'Atletico de Madrid). Paolo Triestino è un attore di teatro, cinema e
televisione, conosciuto dal grande pubblico per i tanti lavori ed il grande
successo riscontrato. E' attivo soprattutto nel teatro, ma anche in televisione
ed occasionalmente è impegnato come doppiatore. Ok, "Roma- Liverpool
1-1". Restano i rimpianti. E i ricordi, che qui equivalgono ai primi. Pare
di avvertire un languore, qualcosa d’irrisolto a livello personale in questo
testo teatrale di rimpianti dai toni spesso intimi, in cui Pizzul appare solo
come voce narrante, fuori campo. Così come sembra magica tutta la
rappresentazione. E questo, non c’è dubbio, lascia un po’ di amaro in bocca. E'
sempre un piacere vedere Paolo Triestino. Ed è piacevole assistere alle
sceneggiature di Giuseppe Manfridi, che crea sempre un’incantevole storia
(questa volta d'amore per la squadra del suo cuore, la Roma) raccontata con
humor e dolore.
(Mario Pulimanti -Lido di
Ostia-Roma)