mercoledì 10 febbraio 2016

Sanremo renziano che più renziano non si può

 
 
 
Sanremo renziano che più renziano non si può
 
Il sessantaseiesimo festival di Sanremo é  renziano che più renziano non si può. Comunque mi piace però c’è troppa pubblicità tra una canzone e l’altra. Certo, gli spot pubblicitari sono da molti anni parte integrante dell'offerta televisiva e nemmeno la RAI può ormai farne a meno. E tutto questo a discapito del canone che siamo chiamati a versare annualmente. Del resto il festival di Sanremo é la kermesse canora che in Italia rappresenta uno dei capisaldi della cultura nazional-popolare. Che piaccia o meno, moltissimi si sintonizzano il proprio apparecchio televisivo, anche se per pochi minuti, sul Festival di Sanremo. Non foss’altro per la curiosità, per vedere come è stato addobbato il palco del teatro Ariston, o quali abiti indossano i conduttori Carlo Conti, Virginia Raffaele, Madalina Ghenea e Gabriel Garko. Infine per quanto riguarda la polemica sulle unioni gay ritengo che gli omosessuali sono dei cittadini a pieno titolo ed è importante che essi abbiano gli stessi diritti sociali: casa, pensione di reversibilità... Ma tutti questi diritti sociali possono essere raggiunti attraverso le leggi senza bisogno per questo di mettersi un abito da sposa, avere una fede al dito o chiedere di avere un bambino. Mario Pulimanti (Lido di Ostia-Roma)