Sanremo renziano che più renziano
non si può
Il sessantaseiesimo festival di Sanremo é renziano che più renziano non si può. Comunque
mi piace però c’è troppa pubblicità tra una canzone e l’altra. Certo, gli spot
pubblicitari sono da molti anni parte integrante dell'offerta televisiva e
nemmeno la RAI può ormai farne a meno. E tutto questo a discapito del canone
che siamo chiamati a versare annualmente. Del resto il festival di Sanremo é la kermesse canora che in Italia
rappresenta uno dei capisaldi della cultura nazional-popolare. Che piaccia o
meno, moltissimi si sintonizzano il proprio apparecchio televisivo, anche se
per pochi minuti, sul Festival di Sanremo. Non foss’altro per la curiosità, per
vedere come è stato addobbato il palco del teatro Ariston, o quali abiti indossano
i conduttori Carlo Conti, Virginia Raffaele, Madalina Ghenea e Gabriel
Garko. Infine per quanto riguarda la polemica sulle unioni gay ritengo che gli omosessuali
sono dei cittadini a pieno titolo ed è importante che essi abbiano gli stessi
diritti sociali: casa, pensione di reversibilità... Ma tutti questi diritti
sociali possono essere raggiunti attraverso le leggi senza bisogno per questo
di mettersi un abito da sposa, avere una fede al dito o chiedere di avere un
bambino. Mario Pulimanti (Lido
di Ostia-Roma)