martedì 15 novembre 2016

Frutta e verdura nelle mense scolastiche


Frutta e verdura nelle mense scolastiche

Il programma europeo “Frutta e Verdura nelle Scuole”  è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione. Ritengo che sia una buona iniziativa quella di fornire frutta nelle mense scolastiche, per educare i bambini all'uso quotidiano. Infatti distribuire frutta nelle scuole è di per sé un'ottima cosa dal punto di vista dell'educazione alimentare. È anche un'iniziativa culturalmente ed economicamente lodevole perché abitua i bambini a consumare prodotti naturali e del territorio. Ora l'Italia ha ottenuto fondi per oltre 26 milioni di euro per l'edizione 2016-2017 di questo programma comunitario “Frutta nelle scuole”. Così, per l’ottavo anno consecutivo potrà quindi continuare la campagna di sensibilizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che ha raggiunto già più di quattro milioni di alunni, con lo scopo di trasmettere l'importanza di sane abitudini alimentari fin dai primi anni dell'infanzia, e che coinvolge, oltre agli alunni delle scuole primarie di tutte le Regioni italiane, anche i loro genitori e insegnanti. Certo, non è tutto oro quello che riluce: tre anni fa sui giornali è apparsa la notizia di un gruppo di persone, un misto fra politici e manager, inquisito per una truffa da circa trenta milioni di euro per appalti truccati. Ed uno dei settori interessati era proprio quello  riguardante iniziative dirette alla fornitura di frutta nelle scuole. Purtroppo temo siamo sempre stati un po' così: armati di buone intenzioni, ma spesso disarmati nel realizzarle, lasciando quindi campo libero a furbetti e malfattori. E  naturalmente c'è chi se ne approfitta. Oscar Wilde diceva: "Le cose peggiori sono sempre fatte con le migliori intenzioni". In ogni caso con questa iniziativa molti bambini hanno modo di fare merenda in modo sano, per abituarli sin da piccoli  al consumo regolare di frutta, preziosa alleata per il loro benessere. Un progetto che mi piace molto e mi auguro  che possa essere presto esteso a tutte le scuole, non solo alla primaria, diventando permanente perché la salute passa anche dalla tavola.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)

lunedì 14 novembre 2016

flop maschile: DISTURBI DELL'EREZIONE


Flop maschile

In Italia quasi il 30% degli uomini sopra i 50 anni, soffre di disfunzione erettile, avendo infatti un deficit dell’erezione e una diminuzione delle erezioni involontarie al risveglio, e l’eiaculazione permane seppur di volume a volte ridotto, con orgasmo attenuato.

E, ovviamente, le donne  non gradiscono.

Oltre all’età, le cause dell’impotenza vanno ricercate anche nelle cattive abitudini: alcol, fumo e sedentarietà.

Questi stili di vita poco salutari dopo i 50 anni aumentano il rischio di disturbi sessuali e di cancro alla prostata, avvertono i medici.

 Per cercare di risolvere i problemi di letto, gli italiani ricorrono sempre più spesso e a tutte le età, alle pillole dell'amore: Viagra, Cialis e Levitra.

Si allarga l'armamentario farmacologico per chi ha difficoltà a letto.

Ho sentito dire che ora arriverà sul mercato il “francobollo dell'amore” a base di sildenafil.

Si tratta di una sorta di cerotto che si scioglie in bocca e fa effetto dopo circa mezz'ora.

Uno dei miei registi preferiti è  Gianni Di Gregorio che non ha il piglio da eroe di Nanni Moretti, l’aria da artista severo di Marco Bellocchio o il piglio travolgente di Paolo Virzì.

Lui è dimesso, dolce, tranquillo, sorridente.

Eroe di un cinema in punta di piedi.

E, nella sua garbata commedia “Gianni e le donne”  ad un certo punto al sessantenne protagonista maschile fa esclamare questa frase:  “Da giovane ero contento quando le donne mi dicevano sì. Ora ho paura se lo fanno!”

Del resto, l'erezione è come la teoria della relatività.

 Più ci pensi e più diventa difficile. 

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

venerdì 11 novembre 2016

Leonard Cohen: addio a un poeta


Leonard Cohen: addio a un poeta

Addio a Leonard Cohen, morto a 82 anni.

 Il suo primo album “Songs of Leonard Cohen” è uscito nel 1967, quando il cantautore aveva 33 anni.  L’ultimo, “You want it darke”,  lo scorso 21 ottobre.

Quando quest’estate è morta Marianne Ihlen, la sua musa ispiratrice, la sua antica amante, Cohen le ha scritto una lettera meravigliosa, una poesia che Marianne ha fatto in tempo a leggere prima di morire e in cui Leonard Cohen stesso prediceva la sua morte: Ti ho sempre amata per la tua bellezza e la tua saggezza, ma non serve che io ti dica di più poiché lo sai già. Adesso, voglio solo augurarti buon viaggio. Addio vecchia amica. Amore infinito. Ci vediamo lungo la strada. È venuto il tempo in cui si è vecchi e i nostri corpi cadono a pezzi: credo che ti seguirò presto. So di esserti così vicino che se tu allungassi la mano, potresti raggiungere la mia.”

 Ho allevato i miei figli con Bob Dylan, Bruce Springsteen e Leonard Cohen.

Leonard Cohen, il poeta della musica.

Sì, se non ci fosse stato Leonard Cohen con le sue storie delicate e nello stesso tempo dure, poesie esistenziali su tessuti sonori, la mia vita sarebbe stata più povera.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

mercoledì 9 novembre 2016

L’economia di Trump


L’economia di Trump

Donald Trump ha vinto a sorpresa, contro ogni pronostico. Gli americani lo hanno infatti preferito a Hillary Clinton ed alla sua garanzia di continuità politica con l’amministrazione Obama. Ora Trump raccoglie in eredità una America con un’economia in moderata crescita e una disoccupazione ridotta ai minimi termini. E’ quindi possibile che a medio termine l’economia americana tragga beneficio dal programma del nuovo presidente. In fondo la vittoria di Trump e la Brexit hanno la stessa causa: la paura dell'immigrazione libera. I cittadini delle fasce deboli sentono la concorrenza dei nuovi venuti che produce un abbassamento dei salari. Tutti cercano di difendere il loro precario tenore di vita. E così coloro che avevano fatto donazioni milionarie ai Clinton (industriali banchieri grandi azionisti) adesso sono disperati. Perso i soldi e perso un riferimento alla Casa Bianca che facesse leggi in loro favore.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

martedì 8 novembre 2016

Compleanno di Alessandro Pulimanti (22 anni)


Compleanno di Alessandro

Alessandro, il mio secondogenito, è nato a Ostia, all'Ospedale Grassi, alle 4 del mattino di mercoledì 9 novembre 1994.

Mentre nasceva, la radio stava trasmettendo lo splendido brano di Willie Nelson "Georgia in my mind".

Una settimana fa ha terminato gli esami universitari (quasi tutti 30 e lode!!!).

Ora sta scrivendo la tesi e a dicembre si laureerà  in Lingue e Letterature Straniere.
E dato che domani (mercoledì 9 novembre) compirà 22 anni, vorremmo dedicargli queste piccole frasi di auguri:

Alex ci sono giorni che passano inosservati... altri impossibili da dimenticare... oggi è uno di questi! Auguri di buon compleanno da papà Mario, mamma Simonetta e da tuo fratello Gabriele”.

Referendum e migranti


Referendum e migranti

Siamo in attesa dell'esito del referendum sulle riforme istituzionali ma qualunque sarà il suo esito ogni discorso sull'immigrazione orienterà in modo importante anche le scelte future degli elettori. Del resto è diventato veramente serio il  fenomeno dei migranti che ci costano 1500 euro al mese e godono molto spesso di alcuni vantaggi sotto forma di facilitazioni burocratiche, incentivi a fondo perduto e possibilità di non pagare le tasse. Il tema dell’immigrazione è piuttosto scomodo tanto che se si fa una critica si rischia di venire accusati di essere razzisti. Però è innegabile che noi italiani sembriamo quasi avere meno diritti dei migranti e  rischiamo di lasciare ai nostri figli la consegna dei nostri valori civici e costituzionali duramente conquistati.  

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

lunedì 7 novembre 2016

Bipartitismo forzato


Bipartitismo forzato

 

Un sistema elettorale va valutato per la sua efficacia sul piano della governabilità e da questo punto di vista l'Italicum é una formula adatta al bipartitismo, cioè ad un sistema politico dove si contrappongono due partiti ma é meno adeguata per un sistema politico almeno tripolare (centrodestra, grillini e centrosinistra) come è ormai quello italiano. Con l'Italicum, infatti, un partito che prende il 30% dei voti al primo turno, potrebbe avere dopo il ballottaggio una maggioranza assoluta della Camera. Oltretutto il ballottaggio spinge gli sconfitti al primo turno a coalizzarsi per far perdere il vincitore. E ciò non favorisce la governabilità. Infatti l'Italicum è stato pensato nel periodo in  cui Renzi  affermava di sognare, un po' come Veltroni con la vocazione maggioritaria, un Pd al 40%. Obiettivo poi raggiunto con il voto alle Europee, quando il PD di Renzi era effettivamente riuscito ad ottenere il 40% e quindi con l'Italicum poteva aspirare a conquistare la maggioranza assoluta al primo turno. Ma ora non è più così. Del resto noi italiani continuiamo a votare numerosi partiti e questo non piace a chi vuole il bipartitismo, obiettivo per cui in realtà nacque il Pd nel 2007.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)