Sono contrario
al vino senza alcol
L’Europa ha deciso
per il sì al vino senza alcool ma i produttori italiani giustamente hanno protestato.
Ma invano.
Infatti ora anche in Italia è arrivato il vino senza alcol.
Dopo l’apertura
dell’Europa ai miscugli ottenuti da vini provenienti da diversi Paesi Ue e alla
possibilità di etichettare con la dicitura generica vino comunitario il vino
sfuso e magari importato a basso costo, ora abbiamo anche in Italia la
dealcolizzazione parziale del vino.
Si tratta di una
pratica di cantina, prima vietata, volta a sottrarre con tecniche industriali
dal vino una parte dell’alcol prodotto naturalmente dalla fermentazione.
Ed è stata la
Francia -il principale e tradizionale concorrente del Vigneto Italia- a portare
avanti la pratica dell’allontanamento dell’alcol dal vino che del resto in questi
ultimi anni è stato parecchio rivalutato per le sue proprietà salutari, perché
bevuto nella giusta quantità non è nocivo.
Ovviamente in dosi elevate causa serie malattie a
carico del fegato (cirrosi epatica), del pancreas (pancreatite), innalzamento
di pressione, aumento di radicali liberi e dunque di ossidamento cellulare,
nonché invecchiamento cellulare
accelerato che potrebbe sviluppare più velocemente cellule cancerogene.
Poiché del vino l’imputato di tali nocive
conseguenze è l’alcol, ecco che
molti sostengono che l'iniziativa e scelta commerciale di produrre un vino senza alcol sia davvero
importante, perché appare risolutiva, in quanto restano del vino tutte le altre
importanti proprietà.
Qualcuno dice che il sapore è dolce e gradevole,
anche se sembra un po' annacquato.
C'è invece chi apprezza maggiormente il gusto di
questa nuova varietà di vino dealcolizzato.
Per quanto mi riguarda,
io sono sfavorevole al vino senza alcool, poiché questo, venendo meno alla
sua classica peculiarità, non riuscirebbe più ad assolvere alle sue funzioni
più importanti a favore del cuore.
L’alcol inoltre aiuta nell’azione di contrasto di
tutti quei fenomeni antinfiammatori, e aiuta il nostro corpo a gestire ed
utilizzare al meglio gli zuccheri che attraverso la dieta introduciamo
giornalmente.
Come in tutte le cose è sempre bene la giusta
misura: mai eccedere, ma neanche privarsi totalmente di una sostanza o di un
alimento, salvo che non vi siano indicazioni ben precise da parte del proprio
medico curante o di uno specialista.
Non ci
resta, credo, che seguire il buon senso, apparecchiare una bella tavola e al
centro porre una bella bottiglia di buon vino, poco importa se rosso o bianco,
purché sia bevuto con moderazione, meglio ancora se in buona e allegra
compagnia.
E, soprattutto, non dealcolizzato.
Mario
Pulimanti (Lido di Ostia- -Roma)