giovedì 17 febbraio 2011

Mangiare sano




La sicurezza alimentare rappresenta un diritto, quello di mettere in tavola alimenti sicuri, che corrispondano a quanto promettono.

Il consumatore, sommerso da messaggi di scandali su questo o sul quel prodotto, finisce con il diventare diffidente.

E dall’altro viene fatto oggetto di una battaglia commerciale che enfatizza alimenti sempre più sani, sicuri e naturali.

Bersagliato da ogni parte, in balia della paura di non scegliere bene, il consumatore finisce con l’avere timori che lo inducono ad allontanare dalle proprie scelte i prodotti che ritiene poco affidabili, più sull’onda di una percezione che di un'analisi serena.

Ed è proprio per spezzare un percorso che rischia di essere viziato, che corre l’obbligo a chi governa il sistema di offrire non solo messaggi chiari, ma anche strumenti che possano tranquillizzare.

Lo stesso concetto di sicurezza viene spesso inteso nel senso sbagliato, stravolto nella sua sostanza: sicuro è ciò che non ci fa paura. Sicurezza significa invece che dal punto di vista igienico sanitario il prodotto non presenta pericoli, che è stato sottoposto a tutti i controlli, indipendentemente dall’area geografica da dove proviene; test che ci consentano di portarlo sulle nostre mense in tutta tranquillità.

Inoltre, l’abitudine a consumare ortaggi e frutta in periodi dell’anno in cui naturalmente non vengono prodotti, ha concorso a snaturare quello che dovrebbe essere un rapporto equilibrato con il cibo.

Inoltre è importante anche una consapevole lettura delle etichette, aspetto che viene erroneamente tralasciato o sottovalutato.

Infatti mangiare sicuro vuol dire sia poter contare su alimenti controllati che acquisire la capacità di orientarsi verso scelte consapevoli.

Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

martedì 15 febbraio 2011

Sanremo 2011




Mesi e mesi di preparativi, gossip, indiscrezioni.
Ci siamo, da stasera ha ufficialmente inizio la 61 edizione del festival di Sanremo, la kermesse canora che in Italia rappresenta uno dei capisaldi della cultura nazional-popolare.
Che piaccia o meno, chiunque, in queste sere, sintonizzerà il proprio apparecchio televisivo, anche se per pochi minuti, sul Festival di Sanremo.
Non foss’altro per la curiosità, per vedere come è stato addobbato il palco del teatro Ariston, o quali abiti indosseranno le due show girl che quest’anno accompagneranno nella conduzione l’eternamente giovane Gianni Morandi, ovvero Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez: la bellezza si sa, è sempre dote ben gradita.
La serata di apertura inizierà con il passaggio simbolico “del testimone” dal conduttore uscente al nuovo, sul palcoscenico dunque salirà Antonella Clerici, padrona di casa della fortunata edizione dello scorso anno. Si sfideranno a colpi di note 14 “big” della canzone italiana ed 8 giovani esordienti.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

domenica 13 febbraio 2011

"Divorzio con sorpresa" al teatro Manfredi. un'occasione persa!




Ho visto al teatro Manfredi di Ostia Divorzio con sorpresa di Donald Churchil con Paola Gassmane Pietro Longhi.

E' la storia di una ex coppia che si incontra per mettere in vendita la casa di campagna.

L’intervento della figlia, un matrimonio che si dovrebbe fare e un bambino che nasce all’improvviso complicano un pò la vicenda.

Questa commedia mi è piaciuta sufficientemente ma non è una meraviglia, ha molte pecche ad esempio dialoghi a volte noiosi e incerti.

Poco umorismo.

Peccato: un'occasione persa!


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Mario Pulimanti

giovedì 3 febbraio 2011

Odore di chiuso (confessioni di un ex marito, a dio spiacendo)




La mia ex moglie mi ha spesso criticato perché quando ci siamo sposati le ho fatto cambiare città.
Non si sbagliava.
Inoltre,
è gelosa se io, al lavoro, ho dei contatti umani con gli altri colleghi ("...ti diverti tutto il giorno!...").
Ma fammi il piacere!
A volte mi sembra di vivere in un mondo immaginario distorto da paure, insicurezze, situazioni psicologiche ostili a volte letteralmente terrorizzanti sul piano immaginifico, di cui mi sento vittima predestinata e nei confronti delle quali percepisco essere assolutamente impotente.
Certo, le immagini mentali sono delle vere e proprie forze dinamiche in grado di agire e cambiare il nostro stato sia fisico che psichico e che si realizzano sempre soprattutto in modo inconscio e perfino contro la nostra volontà.
Se sussistono immagini mentali negative, non è di alcuna utilità cercare a tutti i costi di rimuoverle, perché una volta scacciate, esse continuano a vivere nell'inconscio, gettando le proprie radici sempre più profonde.
E, nonostante che la tattica migliore sia quella di operare delle sostituzioni, vale a dire creare delle immagini mentali positive opposte, come del resto faccio, è comunque umiliante ascoltare tutti i giorni i suoi discorsi intrisi di pentimenti e di furbizie delle sue compagne di scuola che hanno saputo manipolare i mariti.
Ma siamo onesti! A quanti nell’universo capita una cosa del genere? Ve lo dico io: quasi a nessuno.
Ero, non c’è che dire, un uomo fortunatissimo.
Lei, senza sforzo, aveva il potere di mettermi a nudo definitivamente, a me, corazzato dai bluff della vita che troppo bene conoscevo, sarcastico com’ero stato fino a quel momento, snob nei confronti dei sentimenti più lancinanti.
Quando mostri l’orgoglio davanti alla tua donna non puoi più fare marcia indietro.
Ti tiene in pugno per sempre.
Sei nei paraggi della compromissione.
Orami erano scene d’appoggio e di recupero. Di risentimento. Certo, anche l’orgoglio gioca la sua parte, interpretandola malissimo. Tutto un repertorio posticcio che scambi per vero. E’ tremendo l’orgoglio. E’ un velo nero ed invisibile che ti fa perdere di vista il risultato. Cerchi il mare, ti ritrovi nella pozzanghera.
Insomma, facile facile, a bruciapelo d’impatto, senti il male senza il cellophane.
Questo vorrei urlare ai quattro venti.
Ma non mi fate più parlare. Vi prego.
L’indicibile, io proprio non lo posso dire.
E quest’é.
Ma non è tutto.
Intorno a me, odore di chiuso.
Dopo qualche secondo mi metto a imprecare, a ruota libera e contro tutto e tutti..
Sono stanco.
Penso a mia nonna Jole. E’ morta tanti anni fa. Ma a volte è come se risentissi la sua risatina e mi sembra di vederla ancora rovesciare il capo all’indietro. “Ti si sta proprio aprendo davanti un nuovo mondo , ragazzo mio!”
Non si sbagliava.
Ma, come diceva mio padre, in questa vita purtroppo non si può avere tutto.
Tranquilli: sto solo scherzando, rimettiamoci al lavoro.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)