Anche in queste Olimpiadi ci sono state manipolazioni a favore degli atleti di casa.
Ma la Cina ha fatto quello che le altre nazioni ospitanti hanno sempre fatto.
Si tratta di un malcostume da condannare, non c'è soltanto il doping a falsare il risultato.
La Cina, comunque, è la più forte per potenziale e medaglie.
L'Italia ha subito a Pechino vere e proprie ingiustizie che le sono costate medaglie.
Non sempre, però, tali errori più o meno voluti si sono risolti in vantaggi per atleti cinesi.
Spesso il problema sono le giurie internazionali non
adeguate a competizioni diventate esasperate nella tecnica e nei ritmi.
La Cina si è mostrata un paese all'altezza delle Olimpiadi, ospitale e competitivo.
Il posto più alto nel medagliere lo deve non alle giurie, ma alle sue forze.
Nella storia delle Olimpiadi i paesi ospitanti hanno sempre tratto vantaggio dal fattore casalingo e organizzativo.
In molte edizioni i paesi ospitanti hanno raggiunto un numero di medaglie mai più eguagliato.
Dietro l'exploit di molti atleti di casa si possono leggere giurie manipolate o quantomeno disposte a chiudere un occhio e dare una mano.
Spesso anche giurie corrotte e altre deboli per sudditanza psicologica.
In ogni caso, minacciare il ritiro per gli errori arbitrali è sproporzionato.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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