martedì 11 novembre 2008

Pensieri e parole




E’ una serata piacevole, con una brezza delicata che odora di mare e foglie fresche.
Passeggio sul lungomare di Ostia.

L’itinerario? Dal Pontile al Porto.
E intanto penso.
Ho pochi amici.

Ma veri.
Valter.

Ha un viso espressivo, dalla bellezza classica, i capelli neri e la carnagione rosata; le braccia e le spalle piuttosto ben fatte gli conferiscono un’aria atletica.

Sicuro di sé, non ha difficoltà a sostenere lo sguardo di nessuno.
Liliana è l’attraente donna dai capelli biondi che l'ha sposato. Sempre in forma e atletica.

Insieme al marito è stata la mia testimone di nozze.

Il suo sorriso va dall’esuberante al seducente.

Ragiona sulle cose, le analizza, le osserva, cerca di comprenderle, cerca di dotarle di un senso, di una spiegazione logica.

E ci riesce.

Spesso.
Giorgio.

Un bell’uomo dal volto importante.

Alto un metro e ottantatotto per settantacinque chili di peso e con i capelli tagliati cortissimi.

Non fuma, non beve e non dice mai parolacce.

Non indulge in lussi di alcun genere.
Di indole estremamente buona e gentile, Carmela, la moglie di Giorgio, ha un bell’aspetto.
Silvia.

Una psicologa.

E’ una dottoressa con gli occhi attenti e penetranti e il sorriso rassicurante di chi non ha pregiudizi.

E’ sensibile, molto allegra e solare.
Ferruccio, il marito.

Sempre in eccellente forma fisica.

Come al solito è perfettamente padrone di se stesso, come se sa già che le sue parole alla fine convincono tutti.

Ama indossare camicie button-down senza cravatta, jeans e scarpe sportive.
Ho due figli.
Come i cattivi dei film dell’orrore -alla Scream o Venerdì 13- le ex fidanzate spesso riescono a tornare dall’aldilà.
L’amore ci rende strani.

Dalla risata di Gabriele, che suona sorprendentemente adulta, è evidente che ha ora altre nidiate di amori da nutrire.
La vita è una lotta.
Anche per Alessandro, neo quattordicenne.

Sa sempre come cavarsela.

Anche al liceo.

I suoi occhi sono calmi, quasi divertiti, mentre si destreggia tra il greco e il latino.
Il latino.

Una lingua dall’ammirevole precisione.

Dove altro si possono trovare cinque declinazioni per i sostantivi e quelle stupefacenti coniugazioni dei verbi?
Mi volto e alla luce del sole vedo Simonetta.
E’ in gamba.
I rapporti con mia moglie sono sinceri.

E’ diversa da tutte le altre.

Dal settantacinque mi ha acceso qualcosa dentro.

E’ bella, ovviamente.

Ma soprattutto è…non convenzionale.

Lirica, poetica, a modo suo.
Ho visto in tivvù Montalbano tradire Livia con una ragazza, che ha usato una tattica per avvicinarsi a lui e usarlo, uccidendo l’assassino della sua gemella.
Il lavoro.
Bé, a volte servirebbe un po’ di spina dorsale, dopotutto.
Al Porto incontro un’amica.
Frequentava un artista.

Un tipo alla Sean Connery.

L’aveva fatta innamorare scrivendole versi, ma dalle sue parole colgo quelle che sembrano le ultime palate di terra sulla tomba dell’attore-poeta, troppo sposato per essere l’uomo ideale.
Buona fortuna!
Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)

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