martedì 7 luglio 2009

Nozze d'argento




Ho l’abitudine di perdermi nella profondità dei miei pensieri.
Papà.
Mentre mi parlava, passava in terreni profondi.
Vicino al solco dell’anima.
Lui diceva sempre qualcosa di estremamente appropriato.
Lo faceva ogni volta. E’ stato così che è diventato il mio maestro. Di vita. Poco prima di tagliare il traguardo dei sessantasei anni, aveva cominciato a mostrare i primi sintomi del cancro allo stomaco che l’avrebbe portato via in meno di due mesi.
Mio fratello.
Stefano sta diventando papà per la seconda volta.
Entro questa settimana nascerà Valerio.
Mia moglie.
A volte, io e Simonetta sappiamo esattamente quali tasti toccare per far perdere le staffe l’uno all’altra, e la difesa diventa presto attacco una volta che le parole hanno preso l’abbrivio.
Martedì 14 luglio festeggeremo le nozze d’argento.
E sono 25 gli anni trascorsi da quel pomeriggio del 14 luglio dell’84.
Un quarto di secolo: incredibile come passi il tempo!
Lei festeggerà due volte, dato che ci siamo sposati nel giorno del suo compleanno.
Del resto, come canta il Poeta, “Quel fatidico sì di venticinque anni fanon è stato un bel sogno ma una dolce realtà”.
Ne abbiamo fatta di strada assieme.
Faremo il bis?
Allora, prima di rispondere, mantengo sangue freddo. Sì, è chiaro che ho delle idee al riguardo. A posteriori mi è parso che il nostro matrimonio è tutto una trottola. Facciamo festa o ci scontriamo. Dove sta l’inghippo? Santo cielo, stiamo bene insieme. O almeno così credo. Per quanto mi concerne, potremmo continuare a stare insieme per altri 25 anni. Come minimo. Molto semplicemente, noi due insieme funzioniamo. Abbiamo una relazione altrettanto assuefacente dell’eroina. Forse non sempre sembra funzionare. Un rapporto del genere sembra fatto per creare sofferenza.
In ogni caso, andiamo avanti. Nonostante tutto.
Strano, ma improvvisamente mi viene in mente una filastrocca che nonna Jole mi recitava per farmi addormentare. Potrebbe essere in tema per il 14 luglio.
“Domani è festa, mangiamo la minestra. La minestra non è cotta, mangiamo la ricotta.Tiriamo la cordicella, esce fuori Pulcinella con un piatto di maccheroni, e li mangia in due bocconi”.
Ciao nonna, tuo nipote festeggia le nozze d’argento, sai? Ehilà che fai? Sei commossa? Ma dai, vieni qui che ti abbraccio. Come, non puoi venire adesso? Non fa niente, tanto i tuoi auguri mi sono arrivati lo stesso. Ciao, nonna.
“Non è che ho paura di morire, solo che non voglio esserci quando accadrà.” Mi piace Woody Allen. Lui sì che ha capito tutto della vita.
Auguri Simonetta.
Benvenuto, Valerio.
Auguri, Mario.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)

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