venerdì 27 settembre 2013
Abolire le province
Le regioni sono troppe e la frammentazione di comuni è eccessiva però intanto sarebbe opportuno iniziare con una riduzione del numero delle province perché mi sembra eccessiva una frammentazione di funzioni tra tre enti amministrativi che potrebbe essere infatti fonte di inefficienze.
La realtà è che le centootto Province italiane retribuiscono un esercito di politici a cui nessun partito vuole rinunciare.
Secondo un'elaborazione del Ministero degli interni sono quattromila i politici stipendiati da questi enti.
Da anni si parla dell'abolizione delle province, senza che se ne sia mai fatto niente dato che non si possono ridurre con un decreto legge perché, essendo Enti previsti dalla Costituzione, serve una legge costituzionale; che significa doppio passaggio in Parlamento, eventuale referendum, insomma un paio d’anni ed esito incerto.
Quindi il mio timore è che se torneremo a votare ancora una volta l'abolizione delle province e le modifiche alla Costituzione verranno rimandate.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)
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