venerdì 13 settembre 2013

Ridurre l’uso del voto segreto dei parlamentari

Ritengo opportuno una drastica riduzione dell’uso del voto segreto dei parlamentari, prevedendo la votazione nominale e palese per molte votazioni. In tal modo l'elettore saprebbe cosa ha votato il suo eletto e ne condividerebbe o meno i progetti. Sarebbe infatti auspicabile il definitivo superamento della doppia votazione dell'articolo unico dei progetti di legge, nonché una diversa disciplina della votazione finale nel regolamento della Camera. Fra l'altro l'eliminazione dell'obbligatorietà del voto segreto consentirebbe il superamento della questione del doppio voto, non essendo più applicabile, nella fattispecie, l'ultima parte dell’ articolo 116 del regolamento della Camera, che prevede la doppia votazione (palese e segreta), dei progetti di legge consistenti in un solo articolo, su cui il Governo abbia posto la questione di fiducia. In ogni caso, allo scrutinio segreto non si deve ricorrere per approvare ogni e qualunque legge. Vi sono molte leggi che non hanno grande importanza, o non sollevano divergenze; e possono benissimo essere votate per alzata e seduta, per divisione, per quello che sia, senza promuovere la macchina enormemente ritardatrice dello scrutinio segreto. Saranno una semplificazione ed un acceleramento dei lavori delle Camere. Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)

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