L’Isis
non ha nulla a che fare con l’Islam
Prima si
emigrava per cercare un lavoro, mentre ora da molti paesi si fugge soprattutto dalla
cultura del terrore che l'Isis sta imponendo in aree sempre più vaste di Africa
e Asia. L’Isis infatti sta spingendo migliaia di persone verso l'Europa. Ritengo che
i terroristi dell’Isis non abbiano
nulla a che fare con l’Islam, perché le prime vittime delle loro azioni sono
proprio i musulmani, dai sunniti agli sciiti. In realtà l’Isis non è un
fenomeno naturale ma è figli proprio delle scelte fatte dall’Occidente, di
guerre fatte per procura, di strategie sbagliate che continuano a fare disastri
e morti in un’area che vive di equilibri fragilissimi. Sono anche convinto che il
califfato sia finanziato dai paesi che dovrebbero tutelare l'Occidente ma che invece
per proprio tornaconto, e quello delle industrie belliche, lo pugnalano alle
spalle. Tanto è vero che gli Stati
Uniti condannano l’Isis, ma non sono in grado di fermare il finanziamento di cui gode l’Isis con soldi che
arrivano proprio dagli americani. Gli Usa hanno dovuto fugare l’impressione di
sostenere economicamente il gruppo per perseguire i propri interessi; per
questo hanno lanciato un’offensiva in Iraq, ma non in Siria. In ogni caso l’Occidente e i paesi del
Golfo hanno una grande responsabilità. Del resto l’Europa non è riuscita a governare
processi di sviluppo e politiche di cooperazione a seguito delle cosiddette
primavere arabe. L’Europa é debole anche a causa di una crisi che ha messo a
rischio lo stesso futuro del vecchio continente.
Mario Pulimanti
(Ostia-Roma)
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