L’amore è dinamite
Prendi la storia di quel bravo ragazzo, scapolo, che
abbandona il mestiere di falegname per mettersi a battere le strade dicendo
alla gente che Dio li ama e che devono amarsi fra loro.
Il giovanotto, in più, dà seguito alle sue parole: ti
guarisce i lebbrosi, ti restituisce la vista ai ciechi, resuscita il suo amico
Lazzaro, impedisce che una poveretta venga lapidata per essersi fatta scopare
da un barbuto diverso dal marito eccetera, chi più ne ha più ne metta.
Miracoli, massime, buone azioni a valanga, ecco il
programma di Gesù.
Ebbene, cosa ci ricava alla fine il ragazzo?
A trentatré anni lo arrestano perché nessuno lo regge
più, gli improvvisano un processo farsa e lo inchiodano su due tavole.
Splendida ricompensa!
E’ chiaro che da allora la vocazione alla gentilezza
non va tanto per la maggiore.
Bisogna essere un santo per fare il Gesù, dopo quello
che è successo!
Con queste parole voglio dimostrare che l’amore è
dinamite.
Che le persone che parlano d’amore passano per
terroristi in una società retta dall’interesse e governata dalla paura.
Non viviamo nel mondo delle fate!
Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)
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