
Lì, di fronte al teatro.
Sorride il ragazzo, senza stringermi la mano. “Perché non ti dai pace?”
Mi asciugo le lacrime dagli occhi.
Pace, pace, queste parole mi girano in testa.
Guardo lontano.
Sì, c’è il dolore, cose del mio passato che non voglio affrontare.
Sì, ci sono cose del futuro che probabilmente mi faranno piangere.
In lontananza scorgo una piccola luce brillare rossa in una distesa di macchine intrigate.
E’ troppo lontana perché possa vederla bene, ma mi concentro e lentamente, molto lentamente, qualcosa di quella luce, qualcosa delle parole del giovane maschio cominciano a infondermi calma.
Chiudo gli occhi e mi appoggio a uno schienale immaginario.
“Cosa stai pensando?” domanda il giovanotto. “Perché quel sorriso?”.
Non rispondo.
Scuoto la testa e mi aggrappo all’immagine del piccolo fuoco in lontananza, al suono delle parole del ragazzo ripetute all’infinito, all’inizio di qualcosa che assomiglia alla pace.
Sorrido perché ora so di aver ragione.
Posso permettermelo.
Posso darmi pace.
Alzo gli occhi. La luna é nera.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
Sorride il ragazzo, senza stringermi la mano. “Perché non ti dai pace?”
Mi asciugo le lacrime dagli occhi.
Pace, pace, queste parole mi girano in testa.
Guardo lontano.
Sì, c’è il dolore, cose del mio passato che non voglio affrontare.
Sì, ci sono cose del futuro che probabilmente mi faranno piangere.
In lontananza scorgo una piccola luce brillare rossa in una distesa di macchine intrigate.
E’ troppo lontana perché possa vederla bene, ma mi concentro e lentamente, molto lentamente, qualcosa di quella luce, qualcosa delle parole del giovane maschio cominciano a infondermi calma.
Chiudo gli occhi e mi appoggio a uno schienale immaginario.
“Cosa stai pensando?” domanda il giovanotto. “Perché quel sorriso?”.
Non rispondo.
Scuoto la testa e mi aggrappo all’immagine del piccolo fuoco in lontananza, al suono delle parole del ragazzo ripetute all’infinito, all’inizio di qualcosa che assomiglia alla pace.
Sorrido perché ora so di aver ragione.
Posso permettermelo.
Posso darmi pace.
Alzo gli occhi. La luna é nera.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
Nessun commento:
Posta un commento