venerdì 11 ottobre 2013

Vajont, errore umano

Vajont, errore umano Il 9 ottobre 1963 l'esondazione della diga del Vajont spazzò via il paese di Longarone. Ci furono quasi 2000 i morti, fra i quali 500 bambini. L’esondazione della diga del Vajont fu causata da una frana gigantesca del monte Toc, dal quale si staccarono trecento milioni di metri cubi di terra e rocce che precipitarono nell’acqua sottostante provocando un’onda di quasi duecento metri che travolse il paese di Longarone nel fondovalle veneto. La tragedia del Vajont fu causata dalla dissennatezza umana perché si sapeva bene che non si doveva costruire li. Hanno dovuto costruire per mere questioni economiche, tutto qua. I segnali precursori furono evidenti a tutti, tant’è che vi fu un comitato cittadino contro la diga che riuscì a farsi sentire a dovere. Addirittura una giornalista coraggiosa come Tina Merlin per le sue inchieste sulla diga venne addirittura denunciata per “diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico”. Quindi questo disastro si sarebbe evitato se una maggiore considerazione della vita umana avesse prevalso su interessi economici e strategici. Il colpevole c’è ed è vergognosamente umano. Per questo, a cinquant’anni di distanza, quel disastro è ancora una ferita aperta. E’ giusto tenere vivo il ricordo e non rassegnarsi alle verità di comodo e agli scaricabarili di chi cercò di attribuire alla natura colpe che sono invece tutte dell'uomo. Questo disastro si sarebbe evitato se una maggiore considerazione della vita umana avesse prevalso su interessi economici e strategici. Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)

Nessun commento: