venerdì 21 marzo 2014
Basta con la cultura del sospetto
Basta con la cultura del sospetto
Ritengo che occorra la massima severità nei confronti di politici e amministratori ritenuti colpevoli e condannati senza però dimenticarsi della presunzione di innocenza che è un principio del diritto penale secondo il quale un imputato è considerato non colpevole sino a condanna definitiva, vale a dire, sino all'esito del terzo grado di giudizio emesso dalla Corte Suprema di Cassazione.
Perciò, dato che l'imputato si deve considerare innocente sino ad una sentenza di condanna che sia passata in giudicato, sono sempre più convinto che non debba sempre prevalere la cultura del sospetto e la deriva giustizialista, essendo più grave che un innocente sia in galera che un colpevole in libertà.
Mario Pulimanti (Lido, di Ostia –Roma)
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