25 aprile: Festa della
Liberazione
Il
prossimo 25 aprile sarà il 68° anniversario della Liberazione dell'Italia dagli
occupanti nazisti.
Una
pagina importante della storia italiana, che fu scritta grazie ai soldati
alleati ma con il contributo determinante degli italiani, partigiani e
militari, chiudendo il periodo della dittatura e aprendo la strada alla
libertà, alla nascita della Repubblica e alla nuova Costituzione.
Certo, la Festa della Liberazione è una
giornata per ricordarci che i diritti, il benessere, la libertà dei quali
godiamo non sono qualcosa di scontato.
Troppa gente se ne dimentica.
Non riesco a capire.
Eppure molti sono morti per garantirci queste
conquiste.
Forse il punto è questo: spetta a noi
difenderle, tenendole vive nella coscienza e negli atti di ogni giorno.
É proprio vero: per questo il 25 aprile deve
essere veramente una giornata di Festa!
Per capire meglio il significato di questa
festa, sarebbe bene per esempio ricordarsi di "Roma città aperta", il film che
racconta una storia ambientata nella Roma del 1944.
Un capo della Resistenza, l'ingegner Manfredi,
è braccato dai tedeschi.
Trova
rifugio da Pina, una donna del popolo, vedova con un figlio, che sta per
risposarsi con Francesco, un tipografo anche lui legato alla Resistenza.
Marcellino, il figlio di Pina, riesce a
mettere in contatto l'ingegnere con don Pietro, un prete che ha già collaborato
in passato con i partigiani.
Quando anche Francesco viene portato via, Pina
corre inseguendo il camion, ma una raffica di mitra la uccide sotto gli occhi
impietriti della gente e del figlio.
Manfredi viene sottoposto a tortura e muore,
ma senza parlare; don Pietro, anche lui arrestato, è costretto ad assistere
alla scena e maledice gli assassini.
Poi, nel piazzale di un forte, don Pietro,
fatto sedere su di una sedia, viene fucilato alla schiena sotto gli occhi dei
ragazzini della sua parrocchia.
E questa è la fine del film.
Ricordiamoci, quindi, che
uomini e donne di tutte le età sono morti allora, per garantirci i diritti
democratici dei quali oggi godiamo.
Grazie a loro.
Ecco, questo è lo spirito del 25
aprile.
La libertà va difesa ogni giorno: ancora oggi ci sono persone che non
sempre agiscono nel rispetto della libertà e della democrazia.
Noi tutti dobbiamo tenere gli occhi aperti se vogliamo custodire questo
bene prezioso che garantisce alle persone di vivere al meglio possibile.
Ma, come è risaputo, la storia del 25 aprile é chiara e definita e quei
valori sono in vigore per tutti.
La nostra Costituzione vale anche per
loro.
Come ha più volte ricordato il Presidente della Repubblica Napolitano, la
festa della Liberazione è di tutti.
Mario
Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)

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