mercoledì 9 aprile 2014
I diritti del lavoratori calpestati
I diritti del lavoratori calpestati
La liberalizzazione dei rapporti di lavoro, giunta al suo atto finale con il decreto del ministro Poletti, non aumenta l’occupazione ma solo la precarietà.
Sul tema del costo del lavoro sarebbe opportuna una inversione di rotta rispetto alle attuali politiche basata sullo sviluppo di un intervento pubblico in settori innovativi e ad alta intensità di lavoro, unita ad un salario minimo orario e a forme di reddito di cittadinanza, nonché all’estensione dei diritti dei lavoratori, ora calpestati.
Comunque, coraggio: con gli ottanta euro in busta paga in più gli acquisti schizzeranno le fabbriche riapriranno gioiose e copiose e tornerà il boom economico.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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