In stile castigliano
Il Parlamento catalano,
insistendo su un percorso basato esclusivamente sul fomentare la rabbia nei
confronti di Madrid, ha votato a favore di una risoluzione
per la secessione della Catalogna dal resto
della Spagna.
I separatisti catalani stanno per
fare un favore all’Unione Europea che riuscirebbe a disintegrare uno dei più grandi stati europei e
inoltre potrebbe anche liberarsi dalla monarchia spagnola.
Se la Catalogna dovesse malauguratamente
ottenere l’indipendenza, potrebbe verificarsi un effetto domino a livello
europeo.
Infatti, subito dopo la Catalogna potrebbe
esserci la spartizione del Belgio (cosa che consentirebbe la nascita della
città-stato di Bruxelles che sarebbe così l’ideale capitale europea), poi
Veneto e Sardegna, Bretagna e Corsica, Baviera e la regione ungherese della
Romania.
Tutto questo è contornato dall’attuale crisi di
credibilità ed economica della Germania che è stata usata come baricentro
dell’attuale Unione Europea, per completare la cessione di sovranità ma che
adesso deve essere abbattuta per consentire la nascita di un superstato europeo
omogeneo senza una nazione che spadroneggi sulle altre. Infatti questo
superstato sarebbe incompatibile con grandi stati nazionali e soprattutto con
delle monarchie interne, come quella spagnola.
Inoltre i nuovi stati europei come la
Catalogna, per normalizzare la propria situazione economica, vorrebbero rientrare
subito nell’Unione Europea, finendo anche
con l’accettare condizioni molto più dure da Bruxelles, come grandi
cessioni di sovranità e la perdita del diritto di veto.
Se la Catalogna dovesse ufficializzare
l’indipendenza, sarei molto dispiaciuto. Io sono vicino al movimento degli Indignados, ma sono anche ideologicamente però contrario
all’indipendenza della Catalogna nonché di passate origini materne castigliane e
convinto, peraltro che il separatismo finirebbe con essere funzionale
all’Eurocrazia.
Perciò sarei contento se il governo centrale potesse eventualmente tagliare
la liquidità alle banche catalane, chiudendo le frontiere, ostacolando gli scambi
commerciali e dichiarando illegale il processo d’indipendenza.
Questa strada potrebbe essere intrapresa per
bloccare sul nascere la spinta indipendentista e impaurendo i catalani, cercare
di far cadere il governo separatista.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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