Modificare la
Legge di Stabilità per puntare allo sviluppo e alla crescita del Paese
A metà ottobre il Governo ha varato la Legge di
Stabilità 2016 (ex Legge Finanziaria). L’iter di questa legge ha infatti avuto inizio con
la predisposizione del Disegno di legge di stabilità e la successiva
approvazione dello schema di Governo in Consiglio dei Ministri ed ora é pronto
per la successiva ratifica degli interventi emendativi alla Legge, che intanto
entra in vigore a gennaio dell’anno successivo. Fondamentalmente tale legge non sembra
sufficientemente orientata a sostenere i primi segnali di ripresa economica
attraverso un sostegno alla domanda interna, tagliando le tasse a lavoratori e
pensionati, rinnovando i contratti pubblici e reintroducendo la flessibilità
pensionistica in uscita a 62 anni. Ritengo inoltre che la legge di stabilità
sbagli anche nell’elevare la soglia del contante a tremila euro, potendo questo
essere un incentivo all’evasione del malaffare. A questo punto sarebbe
opportuno che venissero introdotte le modifiche necessarie per
finalizzare la Legge di Stabilità allo sviluppo e alla crescita del Paese.
Purtroppo temo che questo
non accadrà perché molte scelte politiche sono solo dettate da decisioni
internazionali, alle quali l’Italia deve sottostare. E questo non è un bene,
perché a questa Europa sembra non interessare nulla dei popoli e delle nazioni
ma soltanto che queste siano produttive e generino denaro da
incamerare attraverso i vari trattati europei.
Mario
Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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