Rispondiamo con movimenti di pace agli Stati del
terrore.
Durante il minuto di silenzio in onore dei
morti degli attentati di
Parigi prima dell'amichevole di calcio tra Turchia e Grecia, alcuni
tifosi turchi hanno fischiato l’inno francese.
Ritengo
che non si è trattato sicuramente di simpatizzanti dell'Isis però quei fischi dimostrano
che alcuni musulmani non hanno ancora scelto se stare in un mondo che considera
la tolleranza e il rispetto degli altri come valori oppure in un mondo intollerante
che divide gli uomini in fedeli e infedeli.
Io
ho paura dell'intolleranza, cioè del modo di
pensare irrazionale di non accettare chi è diverso da noi.
Del resto l'integralismo è un fenomeno presente
soprattutto nelle religioni rivelate, ovvero quelle che si basano su una
rivelazione divina, contenuta in un libro sacro.
Naturalmente non tutti i cristiani, i musulmani
e gli ebrei sono integralisti.
All'interno di queste religioni i credenti
hanno posizioni diverse: la maggior parte di loro pensano che le leggi debbano
tenere conto dei diritti e degli interessi di tutti i cittadini.
Anche tra gli integralisti di una stessa
religione non si va sempre d'accordo: sia tra i cristiani, sia tra i musulmani,
sia tra gli ebrei vi sono interpretazioni diverse del libro sacro e spesso i
gruppi sono in conflitto gli uni con gli altri.
L’Isis è la parte più integralista -e quindi
meno tollerante- dei fondamentalisti mussulmani.
Con l’Isis è difficile un dialogo perché integralisti così estremi non amano dialogare con i propri avversari, ma pensano
che tutto ciò che fa parte del proprio mondo è giusto e tutto ciò che si discosta da questo è sbagliato, bisogna
cambiarlo.
Anche con gli attentati.
Ma
gli integralisti violenti non sono solo quelli dell’Isis.
Infatti tra gli intolleranti spesso la parola si
trasforma in azione e la violenza
diventa spontanea (come dimostrano i sempre più frequenti fenomeni di bullismo).
Sono convinto che l’omofobia, la xenofobia ed in genere le varie discriminazioni contro
gli omosessuali, gli immigrati, i disabili e gli ebrei si possono sconfiggere solo difendendo
con più forza i valori di pace,
democrazia, tolleranza e libertà, come avviene ad esempio a Madrid che è,
a mio giudizio, la città più tollerante del mondo.
Difatti nella capitale ispanica i pregiudizi spariscono per
lasciar posto al divertimento e alla tolleranza.
Madrid
è sempre stata un esempio di modernità.
E
se tutti i posti del mondo fossero come il quartiere di Chueca, dove è nata la
famosa movida madrilena, allora non sentiremo più parlare di
razzismo, intolleranza e attentati.
E
sventolerebbero più bandiere arcobaleno.
Rispondiamo
con movimenti di pace agli Stati del terrore.
Mario
Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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