Dipendenza da
Internet
Internet è forse il più affascinante mezzo di comunicazione
che l’umanità abbia mai inventato. Il web, se usato correttamente, ci permette
di leggere giornali, informarsi, prenotare visite mediche, comunicare con
persone vicine e lontane, pubblicare le nostre storie e promuovere il nostro
lavoro, consultare guide e libri digitali. Se usato però senza adeguato senso
critico, internet può rappresentare un grande pericolo: si pensi alla
pubblicazioni di foto o video compromettenti, di post che potrebbero essere
diffamanti e che potrebbero procurarci il licenziamento, oppure in
riferimento a bambini e adolescenti, si pensi a quanto potrebbe essere
pericoloso un uso inconsapevole di chat e social network e quanto potrebbe
esporli a pericoli come gli adescamenti, oppure più semplicemente, ma non meno
grave, esporli all’abuso delle tecnologie. Del resto in ogni epoca c'è un potere che minaccia la libertà.
Oggi questo potere è rappresentato dalla rete e dal suo utilizzo. È un potere
sfuggente e impalpabile ma non per questo meno insidioso. Ma una delle grande
sfide che abbiamo di fronte è impedire che questo potere possa operare e
condizionare le nostre vite. Infatti Internet e' uno straordinario spazio
aperto di libertà, di confronto, di contatto e di sviluppo. Ma è anche un mondo
straordinariamente complesso e insidioso dove i tradizionali concetti di
privacy, di libertà di parola e di espressione sono messi a dura prova. In
questa realtà senza confini e senza limiti ciascuno può dire la sua incurante
di tutto e di tutti. E ogni opinione, per quanto strana sia, può venire
amplificata e diffusa a livello globale attraverso i social network.
Manipolazioni e operazioni di disinformazione sono dunque all'ordine del
giorno. E, paradossalmente, benché internet sia un mondo dove gli utenti sono
catalogati e vivisezionati nei loro comportamenti e nelle loro abitudini,
risalire agli autori di queste azioni di disinformazione si rivela spesso
un'operazione complessa. Ma questa è solo una delle molte criticità che lo
sviluppo portentoso del mondo web ha fatto emergere in tutto il mondo.
Ciononostante in molti sono convinti che regolamentare Internet sia non solo
impossibile ma anche sbagliato, perché contrario alla natura stessa della rete.
Mi sembra una posizione sempre più difficilmente sostenibile.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)
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