
Vado a letto.
Per le successive tre ore, il sonno è una faccenda stop- and- go, brevi periodi intervallati da attacchi di ansia, domande ossessive e dubbi.
Mi costringo a fare qualche flessione sullem braccia e un po’ di addominali,.
Mnutile.
Mi alzo, faccio una doccia calda e mi vesto con una giacca marrone, calzoni in tinta e camicia a righine.
Avventurandomi nel soggiorno scopro che non sono stato il solo ad avere una nottata intensa.
Per il mio supremo stupore, Gabriele rimane a guardarmi sul divano.
Ha studiato tutta la notte, e ora non ha sonno.
“Adesso capisco come mai tanti ragazzi vanno fuori corso”
Lui non replica.
E’ troppo stanco per rispondere alle mie battute goliardiche. Del resto sta frequentando Giurisprudenza con ottimi risultati. Bravo, Gabry!
Entro in cucina.
Mi preparo un caffè.
Penso al lavoro.
Il grado mi consente di alzarmi più tardi, di operare sulle pratiche senza problemi di giurisdizione, di dare ordini quando è necessario e di scegliere i provvedimenti di cui occuparmi.
Mi ci sono voluti più di trenta anni per raggiungere questo livello di autonomia e adesso me lo godo. Probabilmente è questo il motivo per cui nessuno dell’ufficio viene a bussare alla mia porta per impartirmi ordini o lamentarsi del mio lavoro. Il grado ha i suoi privilegi.
Sono spiritoso, attento, romantico e innamorato di me.
Eppure, devo ammettere che una parte di me ha deciso che è corretto mostrare anche il rovescio della medaglia.
Ho qualcosa che non va.
E non sono difetti trascurabili.
Ho i capelli bianchi.
Lascio sollevata la tavoletta del water.
Conservo una giovanile passione per i film horror di seri B e la musica pop anni Ottanta.
Certo, non ho mogli in quattro diverse città.
Né tengo la mamma mummificata su una sedia a dondolo in soffitta.
E mi piace la Kidman!
Australiana, pelle del colore della porcellana, lineamenti perfetti e delicati, donna di indubbia bellezza, Nicole Kidman è la mia attrice preferita.
Brava come nel dolente Ritratto di signora, bella come nel cimiteriale The others, scaltra come nell'effeminato The hours con cui, mettendosi un nasone finto per essere Virginia Woolf, riuscì a vincere un Oscar.
Ho ancora nella mente lei, nel personaggio sensuale, scatenato ed a tratti demenziale di Satine (perfetta in questo ruolo di seducente cortigiana) in Mouline rouge, che sussurra al suo partner, Ewan McGregor: “la cosa più grande che tu possa imparare è amare e lasciarti amare!”.
Ormai ho raggiunto la pace dello spirito, se non proprio quella dei sensi, ma, ascoltando queste parole pronunciate così sensualmente, non posso non amare Nicole Kidman!
E ora è arrivato nella sale “Australia”, un film di Baz Lurhmann, dove una splendida Nicole Kidman è Lady Sarah Ashley, una ricca nobildonna inglese, che eredita una tenuta in Australia con 2000 capi di bestiame. e inizia una relazione con un altro allevatore della zona, interpretato da Hugh Jackman.
Del suo ruolo in Australia Nicole ha detto che è stato “molto bello tornare a cavalcare e stare in mezzo a mucche e tori, anche se sono assolutamente false le voci secondo cui ho dovuto addirittura imparare a castrare un toro: non l'ho mai fatto! Per non parlare delle vesciche ai piedi e i muscoli a pezzi....”
Chiudo gli occhi, fingendo di essere il mandriano.
Sto impazzendo?
Sto cominciando a pensarlo sul serio.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)
Per le successive tre ore, il sonno è una faccenda stop- and- go, brevi periodi intervallati da attacchi di ansia, domande ossessive e dubbi.
Mi costringo a fare qualche flessione sullem braccia e un po’ di addominali,.
Mnutile.
Mi alzo, faccio una doccia calda e mi vesto con una giacca marrone, calzoni in tinta e camicia a righine.
Avventurandomi nel soggiorno scopro che non sono stato il solo ad avere una nottata intensa.
Per il mio supremo stupore, Gabriele rimane a guardarmi sul divano.
Ha studiato tutta la notte, e ora non ha sonno.
“Adesso capisco come mai tanti ragazzi vanno fuori corso”
Lui non replica.
E’ troppo stanco per rispondere alle mie battute goliardiche. Del resto sta frequentando Giurisprudenza con ottimi risultati. Bravo, Gabry!
Entro in cucina.
Mi preparo un caffè.
Penso al lavoro.
Il grado mi consente di alzarmi più tardi, di operare sulle pratiche senza problemi di giurisdizione, di dare ordini quando è necessario e di scegliere i provvedimenti di cui occuparmi.
Mi ci sono voluti più di trenta anni per raggiungere questo livello di autonomia e adesso me lo godo. Probabilmente è questo il motivo per cui nessuno dell’ufficio viene a bussare alla mia porta per impartirmi ordini o lamentarsi del mio lavoro. Il grado ha i suoi privilegi.
Sono spiritoso, attento, romantico e innamorato di me.
Eppure, devo ammettere che una parte di me ha deciso che è corretto mostrare anche il rovescio della medaglia.
Ho qualcosa che non va.
E non sono difetti trascurabili.
Ho i capelli bianchi.
Lascio sollevata la tavoletta del water.
Conservo una giovanile passione per i film horror di seri B e la musica pop anni Ottanta.
Certo, non ho mogli in quattro diverse città.
Né tengo la mamma mummificata su una sedia a dondolo in soffitta.
E mi piace la Kidman!
Australiana, pelle del colore della porcellana, lineamenti perfetti e delicati, donna di indubbia bellezza, Nicole Kidman è la mia attrice preferita.
Brava come nel dolente Ritratto di signora, bella come nel cimiteriale The others, scaltra come nell'effeminato The hours con cui, mettendosi un nasone finto per essere Virginia Woolf, riuscì a vincere un Oscar.
Ho ancora nella mente lei, nel personaggio sensuale, scatenato ed a tratti demenziale di Satine (perfetta in questo ruolo di seducente cortigiana) in Mouline rouge, che sussurra al suo partner, Ewan McGregor: “la cosa più grande che tu possa imparare è amare e lasciarti amare!”.
Ormai ho raggiunto la pace dello spirito, se non proprio quella dei sensi, ma, ascoltando queste parole pronunciate così sensualmente, non posso non amare Nicole Kidman!
E ora è arrivato nella sale “Australia”, un film di Baz Lurhmann, dove una splendida Nicole Kidman è Lady Sarah Ashley, una ricca nobildonna inglese, che eredita una tenuta in Australia con 2000 capi di bestiame. e inizia una relazione con un altro allevatore della zona, interpretato da Hugh Jackman.
Del suo ruolo in Australia Nicole ha detto che è stato “molto bello tornare a cavalcare e stare in mezzo a mucche e tori, anche se sono assolutamente false le voci secondo cui ho dovuto addirittura imparare a castrare un toro: non l'ho mai fatto! Per non parlare delle vesciche ai piedi e i muscoli a pezzi....”
Chiudo gli occhi, fingendo di essere il mandriano.
Sto impazzendo?
Sto cominciando a pensarlo sul serio.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia –Roma)
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